Regia di Woody Allen vedi scheda film
VOTO : 7+.
Con questo film il buon Woody fa ancora una volta centro, realizzando un prodotto originale, arguto e spassoso.
Originale, perchè la storia, oltre ad esserlo di suo (il protagonista, Leonard Zelig, ha sviluppato la capacità di adeguarsi all'ambiente che frequenta cambiando l'aspetto fisico ed il modo di porsi nei movimenti perfino nella lingua), viene raccontata sotto forma di documentario, particolare che aumenta la soglia di attenzione, condito da tanti inserti tratti da filmati storici di repertorio che regalano momenti molto gustosi (mi vengono in mente la scena ripresa dal Vaticano o il discorso di Hitler al popolo quando Leonard, ormai immedesimato nei panni del nazista, rivede la sua amata e rinsavisce).
Arguto perchè le chiavi di lettura offerte sono molteplici, dalla società che crea miti per poi demolirli alla prima occasione, la difficoltà dei rapporti interpersonali, il bigottismo delle istituzioni, l'amore curativo.
Spassoso perchè tante situazioni sono tragicomiche e non mancano alcuni dialoghi tipicamente allenniani che personalmente mi fanno impazzire.
Peccato solo che sia estremamente breve (circa 70 minuti) e quindi finisce davvero troppo presto (altri 20 minuti me li sarei guardati più che volentieri), ma per il resto il risultato è davvero mirabile.
VOTO : 7+.
Regia intelligente e brillante.
Tante buone idee, peccato solo per i 70 minuti di durata.
VOTO : 6/7.
Bravo, ma per una volta è al sevizio del Woody regista.
VOTO : 6,5.
Convincente.
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