Regia di Woody Allen vedi scheda film
Uscito ormai oltre venti anni fa,"Zelig" fu il film che rilanciò per la critica la carriera di Woody Allen,apprezzato anche dopo "Manhattan",ma da tre o quattro lavori vagamente entrato in una sorta di fase auto commemorativa,"Zelig",molto prima di diventare il nome di uno show di successo,è una pellicola che ha del Genio.Elaborata come un documentario totalmente fasullo,con tanto di testimonianze di personalità importanti,racconta con metodo scientifico-cronachistico la singolare storia del fenomeno Leonard Zelig,individuo capace di mutare aspetto,peso e dimensioni per diventare uguale al proprio interlocutore:la schizofrenia camaleontica che è alla base dello spunto sembra accennare a una considerazione sugli ebrei e alla loro capacità di adattamento a società e contesti,e Allen ,con un filo d'ironia continuativo cura questo gustoso apologo profondamente umanista con intelligenza.Particolarissimo e in un certo senso "unico",è uno dei film più personali e fondamentalmente ottimisti verso la ricerca della felicità dell'autore di "Ombre e nebbia" e "Io & Annie".
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