Regia di Miguel Ángel Vivas vedi scheda film
Sa un po' di già visto, ma la location d'atmosfera, unita alla drammatica scena iniziale e all'ottima colonna sonora, fa riguadagnare quota ad un film che desta un discreto interesse.
Molto buona l'apertura del film, con una scena forte fatta di paura, adrenalina e sconforto che rende giustizia al genere. Purtroppo spararsi una cartuccia come questa già all'inizio può essere controproducente, e lo sviluppo del film conferma questa tesi. Il ritmo cala mentre seguiamo le vicende di alcuni dei sopravvissuti e il senso di attesa ed incertezza non trova sostegno adeguato nella recitazione. Sorprese eclatanti non ve ne sono, almeno per chi ha visto "Io sono leggenda" o altri film di questo filone.
Il film si avvale però di un'ambientazione notevole, fondamentale per l'impatto emotivo della storia. Siamo in inverno e la neve e il gelo, in un luogo desolato, riescono a trasmetterci il senso di isolamento ed estraniamento dei protagonisti, creando i giusti presupposti per il drammatico sviluppo della storia. Il clima di ambiguità e velato pericolo lascerà poi spazio al dramma vero e proprio, accompagnato da una colonna sonora appassionante (pur con qualche eccesso). La tensione cresce passo passo sempre più, fino quasi al finale, col contemponaneo dipanarsi di una sottotrama fatta di flashback.
Extinction non convincerà forse appieno gli appassionati del genere epidemico-apocalittico più esigenti, merita però una visione per le emozioni che riesce a suscitare.
Matthew Fox così così
Jeffrey Donovan un blocco di granito
Quinn McColgan bene
Miguel Ángel Vivas regia ordinaria con alcuni momenti di grazia
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