Un uomo e sua figlia vivono pacificamente in una fattoria isolata nelle steppe kazake. Mentre due ragazzi, un moscovita e un kazako, si contendono il cuore della ragazza, una minaccia sorda inizia a farsi sentire.
La breve stagione d'amore della bellissima Dina è il tema dominante del racconto (di formazione), ma anche la struggente allegoria di un destino segnato: quello di un mondo in cui l'equilibrio policromo degli elementi naturali legati all'immutabile alternarsi delle stagioni viene stravolto dalla terrifica singolarità di un fungo atomico.
L'idillio bucolico di un pastore kazako e della sua giovane figlia viene turbato dalla contesa d'amore tra due buffi pretendenti e dall'eco lontana di una minaccia tecnologica in grado di stravolgere il destino dell'intero genere umano.
Dina e L'Antropocene
La sfolgorante bellezza della steppa kazaka, la tacita convivenza di un padre vedovo e di una figlia… leggi tutto
L'idillio bucolico di un pastore kazako e della sua giovane figlia viene turbato dalla contesa d'amore tra due buffi pretendenti e dall'eco lontana di una minaccia tecnologica in grado di stravolgere il destino dell'intero genere umano.
Dina e L'Antropocene
La sfolgorante bellezza della steppa kazaka, la tacita convivenza di un padre vedovo e di una figlia…
Come ormai è capitato un po’ a tutti in questo sito - catturati quasi come una moda nel prender parte, in questi ultimi mesi, con impeto e partecipazione, ai coinvolgenti post dell’amico Cherubino,…
Una vera folgorazione per me questo film dell'est, pressoché sconosciuto da noi, intitolato in Francia LE SOUFFLE, o ISPYTANIE nella versione originale, TEST a livello internazionale per i paesi fortunati o lungimiranti che sceglieranno di distribuirlo: un film kazako di Alezander Kott girato in modo stupefacente, ambientato nelle meravigliose steppe assolate,…
"Appunti veloci e primo impatto sul cinema che ci precede, su quello che ci sfiora, o addirittura ci evita; film che attendiamo da tempo, quelli che speriamo… segue
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La breve stagione d'amore della bellissima Dina è il tema dominante del racconto (di formazione), ma anche la struggente allegoria di un destino segnato: quello di un mondo in cui l'equilibrio policromo degli elementi naturali legati all'immutabile alternarsi delle stagioni viene stravolto dalla terrifica singolarità di un fungo atomico.
leggi la recensione completa di maurizio73