Regia di Tim Burton vedi scheda film
Spettacolare e originale, Tim Burton non delude
Tim Burton è una garanzia! Le sue favole dark sono sempre state affascinanti e "curiose", sicuramente uniche. Questa volta dirige l'adattamento del libro omonimo del 2011 di Ransom Riggs, che narra una storia avente come personaggi dei giovani speciali, ciascuno con un dono, la loro tutrice Miss Peregrine, che può trasformarsi in volatile, e dei loro nemici, i Vacui, dei mostri senza volto e con tentacoli frutto di un esperimento non andato come previsto e attuato da Barron, il loro capo senza scrupoli che può assumere le sembianze di qualcun altro. Qui i personaggi "speciali" non sono supereroi (ricordano gli X-Men), ma bambini e adolescenti in un certo senso normali, dato che conducono una vita tranquilla (e monotona, dato che rivivono sempre lo stesso giorno) e non hanno nessuna intenzione di combattere o utilizzare contro gli altri i loro poteri, finché l'arrivo del nipote di un loro precedente compagno non turberà le loro azioni quotidiane. Una trama originale; bellissima soprattutto l'idea dell'anello temporale, che permette alla Miss e ai ragzazzi di non morire, poiché nel '43 la loro residenza venne bombardata. Nel cast artistico troviamo Eva Green (Peregrine), molto carismatica; il grande Sam. L. Jackson (Barron), come sempre simpaticissimo ma allo stesso tempo sa incutere anche non poco timore e anche in ruoli minori Judi Dench (un'altra tutrice con lo stesso potere della protagonista); Rupert Everett (fotografo di uccelli) e Terence Stamp (Il nonno di Jack, il ragazzo "normale"). Burton poi offre alla storia quel suo tocco inconfondibile, mischiando il bambinesco con l'orrorifico, mostrandoci mostri con un fantastico design e alquanto spaventosi, persone senza occhi e persino un' "armata delle tenebre". Scene spettacolari alternate ad un contesto di formazione, in cui il protagonista Jack, mentre si trova a disagio nel mondo reale e contraddice chi ritiene che l'adolescenza sia il periodo più sereno e felice della vita, ottiene un riscatto in quest'altro mondo, che lo aiuta tra l'altro a scoprire sè stesso e a non sottovalutarsi. Una pellicola dunque che non si discosta dagli standard del regista, che si concede anche un veloce cameo, al contrario di altre sue opere come "Big Fish" o "Big Eyes". Scorre leggero nonostante le due ore di durata e offre uno spettacolo che non deluderà né i fan, come me, di Tim Burton, né chi lo conosce poco.
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