Regia di Marco De Angelis, Antonio Di Trapani vedi scheda film
Insopportabile, mal (-issimo) riuscito tentativo di imitazione di un cinema che vogliasi dire ora visionario, ora “sperimentale”, ora “a-kul-turato”, che tenta di fare il verso ora a Herzog, ora a De Oliveira (e perché no? pure le copertine degli album degli U2), e che finisce invece per mettere insieme un’accozzaglia di immagini in sequenza random, ora distorte, ora di repertorio/colorizzate, ora natural/ambientalistiche, alternando con pessimo gusto e nessun estro (a meno che non sia “estro” quello di una comune CPU pre-pagata e senza meningi) una ridondante e sterile polivalenza ora cromatica, ora linguistica (con l’accento e la voce inglese di Angela Carbone si raggiunge il climax...) che serve solo a perdere, se mai ci fosse stato, un filo non dico logico, ma almeno costruttivo (faccio l’offerta massima: descrittivo! Di più, non so...)
Hai voglia a dire (loro, i registi, alla presentazione in sala, vestiti gemelli come fossero dentro un programma di Italia Uno) che del cinema realistico se ne strapippano, sapessero di che pippa sono stati gli artefici... Meglio ricominciare da capo, ragazzi, e riprendere quota pian pianino.
Film in concorso (?!?!?) alla 51^ Mostra del Cinema di Pesaro.
(vabbè, dai... Pesaro è stata capace pure di peggio...).
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