Regia di Robert Stevenson vedi scheda film
Bel film ambientato nella seconda metà dell'Ottocento. Non è una storia particolarmente complessa, ma fa emergere tutto il sentimento che può instaurarsi in un rapporto tra uomo e cane. Preferibilmente da far vedere a dei bambini, può tuttavia essere apprezzato appieno anche dagli adulti.
Discreta. Mette ben in luce gli sviluppi del rapporto tra Travis e Zanna Gialla, dall'odio fino all'amicizia e alla passione profonde. Abbastanza amaro il finale, addolcito dal subentro del figlio di Zanna Gialla in "sostituzione" del padre (anche se la scena dura qualche secondo).
Niente male...
Direi niente.
Simpaticissimo questo bambinetto scatenato. E' il primo ad appassionarsi a Zanna Gialla, tanto da influenzare poi la madre e il fratello in questa passione. Troppo bella la spontaneità che dimostra quando tira i sassi al cavallo del signor Sanderson quando questo vuole portarsi via Zanna Gialla, che in realtà è il suo cane. E, quando la madre gli chiede se non si vergogna di fare una cosa del genere, lui dice: "Gliene tiro uno in testa se porta via il mio cane!!!" TROPPO FORTE!!!
Discreto giovane attore. All'inizio odia profondamente Zanna Gialla, ma poi è quello che più ci si affeziona e che più ci sta insieme, tant'è che soffre tantissimo per la sua morte. Ragazzo in gamba...
Sembra un attore normale, ma è ingiudicabile, poichè lo si vede pochissimo. Appare infatti soltanto nei minuti iniziali del film ed in quelli finali.
Non male questa attrice. Fa la parte di una donna forte, in grado di "mandare avanti la baracca" anche in assenza del marito, ma contemporaneamente è dolce e premurosa con i figli. Bella figura.
Buona la regia di Stevenson, che riesce perfettamente a trasmettere il messaggio e sceglie anche bei luoghi per le riprese, anche in considerazione dei mezzi tecnici disponibili all'epoca (siamo nel 1957).
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