Regia di Roland Emmerich vedi scheda film
Non ci siamo già visti da qualche parte?
Per chi non ha visto Independence Day, questo n° 2 (Rigenerazione) è un film dignitoso nel suo compito di intrattenimento ad alto budget. È quindi consigliato agli adolescenti.
Per chi invece avesse visto il primo, si tratta di un remake bello e buono, anche se vi diranno di no. Le uniche “novità” sono 1) una pallina intergalattica (sul fronte dei buoni) che non sa fare nulla, ha una vocina catatonica e serve solo a preparare Independence Day-3; 2) un’ape regina gigante, mamma dei cattivi, che somiglia troppo a una alien per non farci corrugare la fronte.
Tutto il resto è un copiaincolla con tecnologia aggiornata. Anche i buoni muoiono (ops, volevo dire si sacrificano per il bene dell’umanità) più o meno nello stesso ordine cronologico e secondo le medesime modalità che in ID-1.
Il film è un’istantanea scattata 20 anni dopo la prima e quindi i sopravvissuti sono invecchiati. Will Smith deve aver rifiutato e perciò ecco suo “figlio”, meno simpatico e scanzonato. Bill Pullman si conserva bene, Donald Pleasence no (è morto) e allora vai con un sosia che dà anche una mano alla political correctness della pellicola, in una del tutto superflua scenetta di orgoglio gay. Jeff Goldblum regge anche lui, ma il suo modo affettato di usare le mani (dai tempi de La mosca) ha ormai stufato: tagliategliele.
Fatemi pensare se per caso ho dimenticato niente. No, è davvero tutto qui.
Chi si accontenta gode.
Il voto? Per gli spettatori vergini, un 6 pieno. Per quelli che non gradiscono le sceneggiature a ricalco, 4. Media 5.
Ps: FilmTv definisce il mio giudizio "sufficiente". A scuola col 5 ti bocciavano, ed è esattamente quel che intendevo con due stellette e mezzo.
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