Regia di Alfonso Brescia vedi scheda film
Due cacciatori e un intelligentissimo cane lupo difendono una vedova dalle angherie di un potente boss del luogo.
Dopo il successo della riduzione cinematografica, a opera di Lucio Fulci, di Zanna Bianca (1973) di Jack London, sui grandi schermi nostrani per qualche anno imperversarono titoli in qualche modo a esso legati, anche se sempre più distanti dalle vicende dell'originale. E' il caso anche di questa pellicola diretta dall'abile mestierante Alfonso Brescia, uno che all'epoca procedeva alla media di due o tre film girati all'anno; se la qualità è modesta, comunque, l'opera è confezionata in modo da sfoggiare il sufficiente appeal per catturare il pubblico. Non solo per la presenza del cane ammaestrato da cui il titolo; ma anche perchè il film si rifa' apertamente alle commedie con protagonisti Bud Spencer e Terence Hill: una coppia di amici che difendono persone in difficoltà da cattivoni senza scrupoli, con qualche risatina qua e là (non troppe qui, a dire il vero) e un lieto fine che segue la scazzottata di massa conclusiva. Plusvalore di questo Zanna Bianca e il cacciatore solitario è inoltre la bella colonna sonora firmata da Alessandro Alessandroni; la sceneggiatura è invece di un poker di nomi: Glauco Petroletti, Odoardo Fiory, Giulio Berruti e Giuseppe Maggi. Robert Woods, Pedro Sanchez (cioè Ignazio Spalla), Malisa Longo, Robert Hundar (cioè Claudio Undari), Franco Lantieri sono i principali interpreti. 2,5/10.
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