Regia di Tonino Ricci vedi scheda film
Ingenuità e buoni sentimenti, per questo anonimo film d’avventura in cui il lieto fine, anche se poco coerente, non può assolutamente mancare. Sandro Continenza e Giovanni Simonelli (che firmano soggetto e sceneggiatura), si ispirano molto liberamente al romanzo “Zanna Bianca” (1906) di Jack London (tanto che il cane si sarebbe potuto chiamare Fufi, Fido o Birillo e nessuno se ne sarebbe accorto), ricostruiscono, con buoni risultati, il Klondike a Cortina d’Ampezzo (BL) e raffazzonano una favoletta per grandi e piccini, dove i personaggi sono senza sfaccettature, senza personalità, in cui l’importante è comprendere, senza indugi, chi è buono e chi è cattivo. Gli interpreti, comunque, non fanno nulla per migliorare la situazione e l’unico che si merita i complimenti è lo splendido pastore tedesco Sacha (addestrato da Sebastiano Areifa), “l’attore” più convincente del film. Maurizio Merli, dopo la serie televisiva “Il giovane Garibaldi” (1974) di Franco Rossi, esordisce sul grande schermo come protagonista e, anche se ancora un po’ impacciato, già mena come un fabbro ed è pronto, con “Roma violenta” (1975) di Franco Martinelli (Marino Girolami) ed i film a seguire, a diventare l’icona del Commissario di ferro del poliziesco all’italiana.
Buona colonna sonora del mai deludente Carlo Rustichelli, diretta da Gianfranco Plenizio.
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