Regia di John Glen vedi scheda film
I migliori Bond della storia sono stati per me Connery, Dalton e Craig. Connery aveva il fascino del figlio di puttana, sicurissimo di sè, delle sue doti di 007 e di amante perfetto. Niente lo spaventava davvero, e trattava le donne come merce sessuale.
Craig ci ha mostrato il volto più umano e vulnerabile di Bond, le sue paure, il suo innamorarsi. Nessuno aveva mai avuto crisi esistenziali come quelle di Craig e mostrato la solitudine della sua esistenza.
Timothy Dalton è stato l'anello tra i due, tra l'originale e il nuovo, ma sempre due facce della stessa medaglia: con umiltà, e consapevolezza che intepretare Bond non doveva significare scopiazzare quelli prima di lui, ha voluto riportare il personaggio di Fleming alla descrizione del romanzo. Al ridicolo e vanaglorioso Roger Moore, ha fatto seguire uno 007 più umano, meno super eroe, meno propenso all'humour britannico, estremamente spietato nel "lavoro" quanto infinitamente tenero con le sue donne: un James Bond un pò rimpicciolito e per questo più vicino a noi e ai nostri tempi.
E poi, ma sono sfacciatamente di parte, noi che siamo bilingui e a casa guardiamo i film in inglese, come possiamo non amare il fascino di Dalton e la sua voce calda, virile, che in italiano si perde senza pietà?
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