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Agente 007. Bersaglio mobile

Regia di John Glen vedi scheda film

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La recensione su Agente 007. Bersaglio mobile

di barabbovich
6 stelle

Un magnate della finanza con un passato nel KGB (Walken), che ha fatto fortuna con le corse truccate dei cavalli, vuole impossessarsi del mercato informatico distruggendo letteralmente Silicon Valley e generando un cataclisma. L'operazione non andrà in porto perchè a sventarla, come al solito, c'è il super agente segreto inglese James Bond (Moore, qui alla sua ultima interpretazione di 007).
La struttura dei film con James Bond/agente 007 è sempre la stessa: tanta tecnologia, un pizzico di eros, suggestività delle location e adrenalina al massimo. Le differenze tra un film e l'altro vanno colte da altro: il tasso di ironia, la tenuta del plot narrativo, l'efficacia delle scene acrobatiche e delle invenzioni spettacolari. Da questi punti di vista Bersaglio mobile - terza della 5 regie sul personaggio partorito dalla fantasia di Ian Fleming affidata a John Glen - è uno dei meglio riusciti. Donne e ironia abbondano (la scena della scazzottata in cui 007 si premura di salvaguardare un vaso d'epoca è esilarante), gli inseguimenti con ogni mezzo possibile (l'incipit, una sorta di corto allegato al film prima dei titoli di testa, con Bond inseguito sulle piste da sci dagli 007 russi è imperdibile e quella con l'automobile che a forza di incidenti continua a camminare su due sole ruote non è da meno) e il frastuono delle armi non si fa attendere. In più c'è qualche trovata memorabile, come quella in cui gli avversari di turno di 007 finiscono imballati in grosse scatole di legno o quella in cui, per evitare l'affogamento, Bond si attacca al pneumatico di una macchina finita sott'acqua per respirarne l'aria. Le location stavolta sono limitate alla Gran Bretagna e a Parigi e il film, come quasi sempre avviene quando di mezzo c'è il più noto agente segreto che la narrativa abbia partorito, lo fanno gli stuntmen: grande dispendio di mezzi, risate e adrenalina per mandare il cervello in vacanza per un paio d'ore.

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