Regia di Robert Carlyle vedi scheda film
Poco riuscito questo adattamento cinematografico dall'omonimo romanzo d'esordio dello scozzese Douglas Lindsay. LA BOTTEGA DEGLI ERRORI, si segnala per essere la prima regia di Robert Carlyle, che dirige e interpreta questa black-comedy britannica ambientata nella città di Glasgow che ruota intorno a una bottega da barbiere, dove lavora come dipendente Barney Thomson (Robert Carlyle), cinquantenne misantropo e frustrato, oppresso da un'anziana madre (Emma Thompson) scorbutica e col vizio del gioco. Il povero Barney diventerà un'assassino per caso e verrà scambiato da uno sbirro (Ray Winstone) per un serial killer che sta' terrorizzando la città. Ho letto alcuni anni fa il gustosissimo romanzo d'esordio di Lindsay, che avrà un seguito meno riuscito dal titolo IL MONASTERO DEI LUNGHI COLTELLI. Purtroppo Carlyle non riesce, a mio parere, a eguagliare le pagine del romanzo. Niente da dire su Emma Thompson che, opportunamente invecchiata, interpreta (ed e' la cosa migliore del film) la vecchia e immorale madre del protagonista, ma e' proprio il resto del cast che, sorprendentemente, non convince. Carlyle e' irritante nel ruolo dell'insicuro barbiere succube della madre, con un'espressione da perenne cane bastonato. Non gli e' da meno Ray Winstone, con un'interpretazione sopra le righe e con espressioni del viso pieno di smorfie. Enfatico ed esagerato il pre-finale, deludente il finale ottimista, per niente in linea con quello del romanzo. E' un peccato, in quanto il materiale era ottimo per la classica commedia nera e irriverente di cui i britannici sono i maestri incontrastati.
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