Regia di Robert Carlyle vedi scheda film
Robert Carlyle, apprezzatoattorescozzese, indimenticato protagonista di due film cult degli anni ’90 come Trainspotting e Full Monty, esordisce alla regia con questa acida commedia nerissima, ispirata all’omonimo romanzo del connazionale Douglas Lindsay, recitando al fianco di un’invecchiata Emma Thompson e del granitico Ray Winstone, rispettivamente nei panni della burbera e perfida madre e di uno svogliato ispettore di polizia.
La storia è quella di Barney Thomson, uomo solitario e anonimo che lavora come barbiere in un’antica bottega di Glasgow, dove nessuno dei suoi colleghi lo vede di buon occhio a causa della sua indole schiva e taciturna, poco adatta ad una professione come la sua che prevede di solito simpatia e una buona parlantina per conquistare e fidelizzare la clientela. Barney, pur essendo oramai vicino alla cinquantina, non ha una donna né una famiglia tutta sua, però è molto legato alla scorbutica madre che non manca mai di rimproverargli i suoi tanti difetti, in primis quello di mancare di ambizione e iniziativa.
Nel frattempo una serie di macabri delitti sta scuotendo l’opinione pubblica della grigia e sonnolenta città: i resti mozzati di alcuni uomini vengono spediti ai propri familiari, e la polizia non riesce né a rintracciare i corpi né a fornire un’identità al feroce assassino, che sembra operare in tutto il Galles.
Nel corso del film, le due linee narrative si intrecceranno gradualmente portando alla ribalta segreti inconfessabili e una sequela di situazioni tragicomiche, fino ad un finale sarcastico e amaro, nel solco dell’humour british più cattivo e scorretto.
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