Regia di Michael Apted vedi scheda film
Alice è un'agente CIA di stanza a Londra che lavora presso i Servizi Sociali sia come copertura sia perché negli ambienti disagiati spesso emergono le istanze radicali delle comunità islamiche che possono sfociare in atti eversivi.
Quando la CIA e gli inglesi dell' MI6 scoprono che un imam sta mandando un messaggero ad una cellula terroristica che si è impadronita di una pericolosa arma biologica trafugata in Russia, chiedono ad Alice di intercettare il giovane prima che sia troppo tardi...
Nella drammatica storia contemporanea è facile per uno sceneggiatore attingere a piene mani per creare un'opera che appassioni e coinvolga il pubblico.
Qui l'intento non è tanto di fare un action-movie con esplosioni, stragi e sangue dappertutto, quanto quello di provare a rappresentare il lavoro dell'intelligence complicandolo con i temi cari alle spy-story: chi sta con chi? di chi ci si può fidare?
Più simile insomma al ciclo di Jason Bourne, ma con un finale talmente fiacco da spuntare qualunque velleità di lasciare un buon ricordo nello spettatore, che ricorderà al massimo le smorfie di John Malkovich...
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