Regia di Doug Liman vedi scheda film
Un buon film ma occhio, molte cose non andarono così. E' il cinema, bellezza.
E’ la storia vera, molto romanzata, di un pilota che viene assoldato dalla CIA e inviato a fare foto a bassa quota ai ribelli, nel Centro America, negli anni ’80. Costui tra un viaggio e l’altro, dato anche che è molto molto bravo, viene in contatto con i protagonisti del cartello della droga e già che c’è mette assieme pure il trasporto di droga negli Stati Uniti. Gli incarichi della CIA diventano sempre più vari, sempre più illeciti, sempre più impegnativi, e il parallelo traffico di droga diventa via via sempre più redditizio. Fino al punto che non sa più dove mettere i soldi, un po’ in banca, un po’ in ogni armadio, un po’ li sotterra, ma continuano ad arrivare ad ogni viaggio fiumi di soldi che non riesce più a gestire, proprio fisicamente, intendo.
Tutto procede benino fino a che, prima o poi, salta il giochino: la CIA non ha più interesse nella cosa o forse si è esposta troppo, e ciao. Sanno benissimo che lui intanto trafficava illecitamente, sfrutteranno tale conoscenza per incastrare, se possibile, il cartello di Medellin.
La storia è raccontata proprio bene, con gran ritmo, bei personaggi, un Tom Cruise in gran forma, il film è decisamente molto carino; peccato che il tutto sia stato ispirato MOLTO liberamente dalla storia vera. Alcun cenni in tal senso: il vero Barry Seal era sovrappeso e pesava 150 kg, per certo non un figo come Cruise; non scelse di lasciare la TWA ma fu licenziato; non fu quasi costretto a improvvisarsi corriere della droga, ma anzi, fu un vero criminale, sua moglie immagino non fosse così fighissima, et so on. Ma è il cinema, si sa, spesso fa questo, la storia originale sarebbe stata ben meno accattivante. Dunque 7 per questo buon film, come fecero anche la critica che seguo e il grande pubblico; incassi appena sufficienti al botteghino, però, peccato. Io lo consiglierei pure.
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