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Un padre, una figlia

Regia di Cristian Mungiu vedi scheda film

Commenti brevi
  • * Anche questa volta Mungiu ambienta il suo film in una grigia Romania che ha perso le speranze, ma in realtà si rivolge a tutti noi, con domande senza risposta e senza giudicare. Bel tema, bel film.

    leggi la recensione completa di cherubino
  • E’nata una stella Malina Manovici di Barlad, ammiratela qui ed in Lemonade.

    leggi la recensione completa di claudio1959
  • Un uomo, che sogna il riscatto della sua vita attraverso la figlia, gioca su troppi tavoli, e tutte le partite gli sfuggono di mano.

    leggi la recensione completa di Baliverna
  • Pellicola kafkiana nel messaggio che lascia ,permeando di pessimismo e rassegnazione le vicende dei singoli personaggi. Forse, alla fine ,il regista affida ai volti sorridenti e non ancora corrotti della futura classe dirigente del paese un riscatto che è anche una scommessa nel cambiamento di una società stratificata e corrotta (per necessità).

    commento di stany11
  • Reso immortale da "Oltre le colline" - capolavoro ignorato dal pubblico e sottovalutato dalla critica - Cristian Mungiu, al 5° lungometraggio, fallisce l'obiettivo: raccontare, attraverso il calvario di un uomo solo, la nuova Romania degli anni 2010. Simboli e personaggi fuori fuoco risultano elementi ovvi di un film sconnesso e penzolante.

    commento di maurri 63
  • Bello, intimista, lento, voci sommerse dai rumori in sottofondo.

    commento di ottobyte
  • UN PADRE UNA FIGLIA...Ma piuttosto Noi tutti, figli e padri di un paese, il nostro, l'Italia dove ingiustizia ed iniquita'sociale sono le fondamenta di un sistema sociale sempre uguale a se stesso.

    commento di Rikipi
  • Film che nello stile corteggia i capolavori di Haneke pur non riuscendo a competerci in drammaticità. Analisi dei personaggi ottima. Voto 8

    commento di fra_paga
  • Film abbastanza altalenante e non del tutto coinvolgente.Non male la Ragazza Protagonista.voto.5.

    commento di chribio1
  • Continuano le analisi sulla Romania di Mungiu,in stile neorealista.Assolutamente imperdibile.

    commento di ezio
  • Le Variazioni Goldberg delle molteplici ramificazioni del compromesso compongono la struttura drammaturgica di storie ad incastro in cui la programmata intempestività dei fatti è l'artificioso pretesto di uno scontro etico sospeso tra necessità pubbliche e doveri privati: una cascata di eventi attesi che chiama ciascuno alle proprie responsabilità.

    leggi la recensione completa di maurizio73
  • "Niente da nascondere"; nella complicazione degli aiuti non legali, si fa quel che si può per i propri figli, in un sistema sconquassato da nostalgie di ripiego a causa di desideri infranti. Gran bel film, che legge il quotidiano interpersonale su uno sfondo sociale e storico di una Romania disidentificata.

    commento di logos
  • Ancora una volta Cristian Mungiu non delude. Il titolo indica la forte preoccupazione che prova un padre verso il futuro della figlia, consapevole delle difficoltà nella Romania odierna ancora memore dei nefasti lasciti del regime di Ceausescu. Nulla è scontato, anzi il tutto lascia inebetiti. E non ci saranno risposte a tutti i risvolti.

    leggi la recensione completa di michemar
  • Benvenuti in Romania:un affresco disarmante, che suscita indignazione per il grado di corruzione e clientelismo che pervade tutti gli ambienti ritratti in presa diretta dal nuovo Loach romeno. Manca però l'ironia e i risvolti della vicenda principale non sono portati a compimento. Film duro che lascia un senso di impotenza.

    commento di almodovariana
  • Non è il più nitido dei film di Mungiu, pur confermandone il calibro di autore di primo piano. Impegno e serietà immutati, ma un eccesso di scrittura e di premeditazione ne fanno un apologo piuttosto inerte.

    commento di Utente rimosso (Cantagallo)
  • Uno stimato medico cerca di procurare alla figli, vittima di un'aggressione nei giorni che precedono la maturità, le risposte per la prova d'esame, alleviandola da una ulteriore emozione. Ne esce fuori il ritratto tutto ombre di una società dell'inganno e della sopraffazione, su tutti i fronti. Gran film, potente regia

    leggi la recensione completa di alan smithee