Regia di Bertrand Bonello vedi scheda film
Un gruppo di giovani parigini, apparentemente non legati al terrorismo di matrice integralista, organizza e mette in pratica un attentato nella capitale francese colpendo i monumenti ed i palazzi simbolo della cultura e della politica transalpina facendo cadere nel panico l’intera città.
I sette giovani, credendo di sfuggire alle forze dell’ordine, decidono di barricarsi all’interno di un grande centro commerciale dove (come dentro una enorme bolla d’aria nell’oceano in tempesta) prevedono di uscire quando le ‘acque’ si fossero calmate.
In questo microcosmo in cui sono in esposizione oggetti di lusso e fashion del pret a porter transalpino il gruppo di terroristi in erba passa il tempo come all’interno di un parco giochi senza palesare le ragioni concrete che li hanno spinti al sanguinoso gesto estremo.
Pellicola che ricorda il magistrale ‘Elephant’ in cui il disagio giovanile veniva descritto avendo come spunto il fatto di cronaca della carneficina perpetrata all’interno di un campus studentesco negli Usa, in questo caso il ‘gancio’ risulta un immaginario ma perfettamente architettato attentato terroristico nel cuore di Parigi.
Inizia come un thriller in cui i tasselli vanno a combaciare lentamente nelle giuste caselle diventando chiaro lo scopo delle singole azioni ed il loro intento eversivo dopo circa 40 minuti di pellicola.
Grande prova registica con numerosi virtuosismi tecnici (che solitamente non amo ma che in questo caso ho apprezzato), spettacolari movimenti di macchina ed inquadrature veramente efficaci.
Riesce a colpire per la purezza e la perfezione delle immagini anche se pecca nell’eccessiva durata di 130 minuti circa, Elephant era più condensato (81’).
Gli attori sono convincenti ed equilibrati, riflettendo l'atteggiamento dei giovani d'oggi, nella loro totale apatia che li mostra così realisticamente freddi, distaccati e cinici.
Ottima pellicola, peccato dover constatare, soprattutto concettualmente, le troppe assonanze al film di Gus Van Sant, altrimenti saremmo dalle parti del capolavoro.
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