Regia di Chad Archibald vedi scheda film
Non fatevi ingannare dalla ridicola locandina (in realtà quella ufficiale è molto più inquietante), "Bite" è infatti a tutti gli effetti un lodevole body-horror piacevolmente vintage per atmosfere e tematiche. Trasformazioni genetiche, schifidume vario, omicidi e un allegorico quanto spiccio giustizialismo verso chi ha sbagliato sono i punti cardine di uno script semplicissimo, eppure funzionale.
Umanità bassa quella che incontriamo: tra promesse spose già adultere, suocere infami, fidanzati repressi e amiche tutt'altro che integerrime, la sanguinaria punizione sembrano meritarsela un po' tutti.
Incipit girato in found footage e piazzato in Costa Rica durante l'addio al nubilato della protagonista, durante il quale la stessa viene morsa da una creatura non meglio definita.
Tornata in patria non tarderà ad avvertire disturbi sempre più allarmanti, ma ottusa come non mai (andare in ospedale no?) si adatterà al nuovo ruolo di ripugnante "incubatrice", trasformando il suo appartamento in una fetida ed orrenda tana.
Dignitosi effetti speciali e scenografie efficacemente disgustose supportate da un sonoro sempre all'altezza, rendono il lavoro del canadese Chad Archibald ancor più consigliabile agli amanti del filone. Poi di certo il tutto è molto inflazionato vista la miriade di pellicole uscite sull'argomento, ma "Bite" uno sguardo disimpegnato e privo di grosse aspettative lo merita eccome.
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