Regia di Robert Wise, Jerome Robbins vedi scheda film
uno dei piu' bei musical della storia; una di quelle pellicole destinate a rimenere fisse nell'immaginario collettivo; uno dei film piu' importanti del decennio, dal punto di vista sociologico. Tutto funziona, in uno spettacolo rutilante, che pero' non esclude la riflessione sui temi sociali (disagio giovanile, integrazione razziale), ne' un fondo di amarezza tutt'altro che riconciliante (in definitiva, WSS e' una tragedia in piena regola). Messinscena magistrale, con lampi di genio e un grande uso di spazio, montaggio, movimenti di macchina (merito delle coreografie di Robbins ovviamente, ma anche della regia di Wise, forse il piu' bravo tra tutti gli "artigiani" della vecchia Hollywood); sceneggiatura di ferro; musiche memorabili; cromatismi straordinari; ambientazioni suggestive, all'aria aperta; un pugno di giovani, scatenatissimi attori (Russ Tamblin, futuro Dr Jakobi in Twin Peaks, da' la paga a tutti). Nella magnifica galleria di riuscitissimi personaggi, spicca quello dello sbirro razzista e inacidito. Insomma: un grande musical shakespeariano, stradaiolo, liberal, cupo e poco rassicurante, mai banale nello sguardo socio-cultural-antropologico sugli States dell'era Kennedy
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