Regia di Gabriele Muccino vedi scheda film
L'estate lancia addosso a Muccino un triangolo amoroso che si trasforma in quadrilatero. Una storia matura, interessante, che però non conosce le regole geometriche ed il risultato ne risente
Il dramma giovanile all'italiana rivisto da Muccino che qui fonde i contenuti del viaggio iniziatico con i dubbi e le angosce adolescenziali, miscelandoli nel contesto dell'analisi sociale e sentimentale dei rapporti omosessuali. Come da locandina, un triangolo lui - lei - lui complesso, talmente complesso che nel film si rivela essere un quadrilatero... E questo lato aggiuntivo mette in crisi la regia che non sa più calcolare l'area della figura geometrica. Così il filo narrativo dei rapporti tra i protagonisti si sfilaccia appiattendo il risultato drammatico dell'insieme, rallentando le dinamiche sentimentali ed il ritmo della vicenda, a tratti annoiando. Ma anche se imperfetto, rimane un film ambizioso, dal sapore amaro, sulle grandi speranze e le grandi delusioni che i rapporti di amore, ricambiati e non, sanno regalare. In aggiunta al fatto che (il contenuto che dona senso al film) tra uomo e donna non potrà mai esserci amicizia sincera. Malloppo.
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