Regia di Bruno Bozzetto vedi scheda film
Nel selvaggio West, Il Cattivissimo, un proprietario terriero accompagnato dai suoi scagnozzi Ursus e Lo Smilzo, è intento ad impadronirsi del terreno fertile della povera Clementina, una ragazza che vive in un ranch assieme alle sue tre mucche (tra l'altro, una di queste, ovvero la mucca rosa, è doppiata dalla doppiatrice di Clementina), alla sua gallina e al suo cane fidato Socrate. Emerge dal nulla Johnny, un forestiero pistolero, accompagnato dal suo cavallo col quale ha cavalcato per oltre 1000 km. Clementina, perciò si prende cura di lui e, più va avanti il loro "strano" rapporto, più ella se ne innamora, rappresentando la gelosia in persona, e allo stesso tempo sfuggendo alle ire del Cattivissimo.
Questo cartone animato è storia: partendo dal presupposto che stiamo parlando di un cult di metà anni 60', quale ha preceduto quella che è stata l'opera definitiva di Sergio Leone, "Per Un Pugno Di Dollari" (contiamo che il soggetto del cartone animato venne terminato nel 1962), "West And Soda" è la migliore parodia animata nostrana di questo sotto-genere, ovvero lo spaghetti-western, che negli anni sessanta stava cominciando a farsi sentire in patria. I colori saturi e vivi di questa pellicola rispecchiano l'opera d'arte di Bozzetto, a parer mio uno degli animatori italiani più sottovalutati di sempre, come del resto tantissimi altri artisti nostrani. Ho completamente adorato o amato le figure di Johnny e Clementina: sono una coppia funzionante, proprio per il loro carattere. Nonostante siano diversi per tanti aspetti, in particolare la sicurezza di ambedue, è proprio la loro distanza che rispecchia in Clementina una certa forma di depressione, che notiamo nei rari momenti buii del film, cosa molto rara (scusate il ri-utilizzo della parola) da vedere in un cartone animato: Clementina, tra l'altro ha un livello leggermente più esplicito rispetto ad un normale personaggio animato: non è volgare, anzi ma le frasi che riportano somigliano molto ai fumetti nostrani di Paperino dove, per esempio, Paperino ironizza sul minacciare di morte qualsiasi personaggio (spesso accade con Zio Paperone). Concludendo: io adoro l'animazione e la considero uno dei miei generi cinematografici preferiti. Voglio riscoprire quello che ne è stato di quest'ultima, specie nella nostra nazione, dove se ne vedono abbastanza pochi ultimamente. Questo film, grazie ai fantastici stereotipi (che funzionano alla grande) del genere western, rispecchia particolari omaggi su questo sottogenere.
Stupendo.
8½.
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