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West and Soda

Regia di Bruno Bozzetto vedi scheda film

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La recensione su West and Soda

di mm40
6 stelle

Il disegnatore Bruno Bozzetto, appena ventisettenne ma già piuttosto noto per una serie di cortometraggi animati, arriva al suo primo lungometraggio con questa parodia del genere western che ricalca, ricicla, rimaneggia e mette in ridicolo tutti i principali luoghi comuni del filone applicando le più classiche strategie del fumetto e del cartone animato: uomini che si comportano come animali e viceversa; la morte che è solamente uno status come un altro, una condizione momentanea e riparabile; l'infinita snodabilità del corpo; la totale mancanza di continuità di spazio e tempo e via dicendo. Tutto questo mentre lo spaghetti western è una realtà appena approdata sul grande schermo grazie a Leone, Corbucci e Tessari; Bozzetto - anche sceneggiatore, insieme ad Attilio Giovannini - coglie l'attimo e inquadra un genere con incommensurabile ironia in una storiella ritmatissima e vivacissima. La trama è poca cosa: ma essenziale, così come lo sono i ruoli dei personaggi (la bella, l'eroe, gli scagnozzi del cattivo, il cattivo) e le situazioni topiche (l'entrata in scena dell'eroe, il duello finale); alla luce dell'intento parodistico vanno visti anche gli interventi parlanti degli animali, i nomi superbanali affibbiati ai personaggi (tanto che il cattivo si chiama... Cattivissimo) e il tifo della folla, nella scena conclusiva, a favore del cowboy Johnny, a interpretare lo stato d'animo dello spettatore. Belle anche le musiche di Giampiero Boneschi, a tratti a loro volta protagoniste; direttore dell'animazione è infine Guido Manuli, storico sodale del regista (e in futuro anche di Maurizio Nichetti). 7/10.

Sulla trama

Far west. Il cattivissimo, boss locale, vuole a tutti i costi la proprietà in cui sorge il ranch della bella Clementina, che ovviamente odia e respinge l'uomo (e le sue avances). Arriva così a difenderla il bel tenebroso Johnny, cowboy senza paura.

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