Regia di Alan Rudolph vedi scheda film
Tornato nei panni del figliol prodigo a Los Angeles dopo tre anni di assenza, il song-writer Carole Barber (Keith Carradine) dà la stura ad una girandola di tradimenti che coinvolgono gran parte del jet-set che gira attorno al mondo della canzone. Sarà il primo a schifarsi dell'ipocrisia imperante, allontanandosi dopo avere "condotto a termine" la sua missione di angelo sterminatore.
Con l'imprimatur di Robert Altman (il regista Rudolph è un suo allievo), che del film è stato produttore, Welcome to L.A. è un'opera corale scarna e rarefatta, affidata all'intensa espressività che gli attori conferiscono ai propri personaggi.
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