Regia di Byron Howard, Rich Moore, Jared Bush vedi scheda film
Judy, la coniglietta di campagna che sognava di diventare la prima coniglietta-poliziotto, riesce finalmente ad arrivare a Zootropolis, la megalopoli super-tecnologica e simbolo della integrazione fra le diverse specie di mammiferi. Toccherà a lei comprendere che, dietro la scomparsa misteriosa di 14 irreprensibili mammiferi, si cela la minaccia più grave che la città e lo stesso concetto di integrazione abbiano mai subito...
Tutto molto carino, ben confezionato e politicamente corretto. Forse troppo...
Lì dove gli autori-sceneggiatori della Pixar riescono sempre a stupire e andare un po' oltre il vecchio concetto di cartoon, la branca Disney della mega-company (per quanto sotto lo sguardo vigile di john Lasseter) si mantiene sempre sul tradizionale, rimarcando - ci mancherebbe! - i valori dell'amicizia e della lealtà, ma senza nessun accenno trasgressivo o anche banalmente un po' sopra le righe (vedere anche le ultime fatiche da Brave a Frozen) e con giochi fin troppo calibrati per appassionare veramente.
Qui la novità è più che altro rappresentata dal contesto iper-realistico della vita di città e dal registro "poliziesco" che si sostituisce al consueto spirito d'avventura o di fiaba, ma la trama risulta relativamente prevedibile e "scontata" perché già trattata in tante altre opere (sia il tema dei pregiudizi che del moderno senso di insicurezza dovuto alla manipolazione "ansiogena" dell'informazione).
Insomma non scatta (non mi è scattata) la molla emotiva che fa capire che siamo stati davvero "catturati" dala storia!
Da non perdere però due sequenze: quella dell'arrivo in città col treno ipermoderno dal tetto trasparente in vetro-resina (per l'abbaglio di colori e dettagli iper-realistici dei vari quartieri) e quella dei bradipi alla motorizzazione (proiezione delle nostre frustrazioni di quando abbiamo fretta in un ufficio pubblico).
PS: qualcuno sa come mai, fra tutti questi animali antropomorfi, mancano proprio le scimmie?
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