Regia di Jean-Loup Felicioli vedi scheda film
Tratta il tema tabù della malattia di un bambino, attraverso lo schema della fiaba classica. Una gradita sorpresa. Voto: 8,5
Ha gli elementi della fiaba classica, con il bambino-eroe, l'orco cattivo da sconfiggere e l'elemento magico che è decisivo per lo sviluppo della storia. Però lo schema viene messo al servizio di un'impresa immensamente più profonda: trattare il tema tabù della malattia (tumorale) di un bambino.
E l'operazione riesce alla grande, grazie anche ai disegni semplici e immediati (a volte un po' disturbanti, ad es. nella gestione ostinata dello strabismo dei personaggi); grazie a musiche di un lirismo intenso; e grazie soprattutto alla caratterizzazione del protagonista Leo, un bambino saggio e maturo che, benché malato, si mette sempre al servizio degli altri e specialmente della sorellina Titi.
Una gradita sorpresa. Voto: 8,5
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