La recensione su Weekend con il morto

di supadany

6 stelle

VOTO : 6,5.

Commedia americana che a suo tempo ebbe un ottimo successo commerciale (e passaggi televisivi costanti e pompati nel corso degli anni a venire), costruita su un’unica trovata che viene portata avanti fino allo sfinimento.

O meglio questo è un pensiero che mi è venuto subito in mente rivedendolo oggi con occhi sostanzialmente diversi da quelli di quando uscì (ai tempi, senza farmi troppe domande, mi piacque alquanto).

Larry e Richard lavorano presso una compagnia di assicurazioni quando scoprono un imbroglio ed avvisano, da buoni collaboratori, il capo Bernie Lomax.

Il problema è che lo stesso è coinvolto nella faccenda e li invita al mare da lui con l’intenzione di eliminarli, ma prima che loro arrivino viene ucciso dal socio in malefatte per altri motivi.

Così quando i due giovani arrivano trovano il cadavere e, dopo i dubbi iniziali (andare dalla polizia e denunciare la cosa o meno), alla fine optano per far credere a tutti che Bernie sia ancora vivo.

Questo ovviamente rimette in pericolo le loro vite.

Operazione che ebbe ottimi riscontri e che oggi invece manifesta un fiato assai più corto; da una singola, peraltro efficace, idea si snoda un film basato su una serie di improbabilità e alcuni luoghi comuni oggi assai abusati, che per lo più stimolano la risata anche se non con una grandissima continuità.

Più che altro il problema risulta essere una ripetitività delle situazioni che alla lunga rischia di diventare un po’ stancante, questo perché alla sceneggiatura manca senza dubbio qualcosa (non solo per questo motivo, vedi anche alcuni personaggi un po’ troppo banali).

Insomma in questa circostanza occorre necessariamente stare fedelmente al gioco per non sfiancarsi troppo (difficile credere in molte dinamiche proposte), ma se ce la si fa allora il divertimento, pur senza toccare grandi vette, è sostanzialmente garantito.

Appena sopra la sufficienza, in ogni caso meglio di niente.