Espandi menu
cerca
Wargames - Giochi di guerra

Regia di John Badham vedi scheda film

Recensioni

L'autore

champagne1

champagne1

Iscritto dal 18 gennaio 2012 Vai al suo profilo
  • Seguaci 46
  • Post -
  • Recensioni 963
  • Playlist 6
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Wargames - Giochi di guerra

di champagne1
8 stelle

Agli inizi degli anni '80 l'intelligenza artificiale era già usata abbondantemente nelle strutture militari e governative, mentre era molto meno presente nelle abitazioni civili. In quegli anni mi ritenevo una specie di superdotato perchè usavo comunemente il Commodore 64 non solo per giocarci, ma anche per preparare piccoli software usando il preistorico linguaggio basic, nonchè scrivendo e stampandomi la tesi da solo (risparmiando un bel po' di quattrini).

Poi ti vedo questo David, un adolescente che è già anni-luce avanti: usa il pc collegandosi alla linea telefonica (e quindi anticipa una serie di applicazioni che almeno in Italia sarebbero arrivate 15 anni dopo), si permette di cambiare il voto scolastico alla sua bella, compra biglietti aerei virtuali e ... si collega col cervellone del NORAD! Di colpo l'auto-stima mi crollava sotto i piedi, ma ciò non mi aveva impedito di apprezzare la storia, la tensione e gli interpreti, gestiti con la mano sapiente e calma di John Badham.

Il ragazzo, David, che gioca con Joshua (il cervellone del NORAD a cui erano state demandate tutte le manovre di difesa, anche quelle estreme - tipo lanciare l'armageddon nucleare - allorchè ci si era accorti della debolezza del fattore umano: un uomo potrebbe respingere l'ordine di far partire una testata nucleare contro una città "nemica") non sa che per una macchina si fa fatica a distinguere la simulazione dalla realtà. Per cui se il gioco è "Guerra Termonucleare Globale", bisogna star sicuri che il computer farà di tutto per vincerla...

 

 

Gran film per l'epoca, con una storia appassionante e a suo modo visionario sulla realtà che sarebbe arrivata. Ma rivederlo adesso mi permette di fare un'altra considerazione.

Ci ho rivisto una metafora dell'adolescenza, quella fase della vita in cui il ragazzo pieno di idee fresche, alternative, forse trasgressive, è convinto di poter cambiare il mondo; magari ha anche fiducia nel mondo degli adulti, ma il più delle volte vi rimane schiacciato, vittima dei pregiudizi e delle annose abitudini che in esso imperano. Anche se qualche volta... qualche idea riesce a filtrare e modificare lo status quo.

Ovviamente solo qualche volta... specialmente nei film americani...

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati