Far West. Bill è stanco di combattere e di uccidere: lascia la stelletta da sceriffo per ricominciare una vita pacifica in compagnia della donna che ama. Ma l'arrivo in città del bandito Colorado Charlie complica i suoi progetti.
Spaghetti western da poco - sia in termini di budget che di idee - che ha come sua unica difesa l'essere stato girato nei primi tempi per il genere, ancora non soggetto alla superproduzione degli anni immediatamente seguenti. Si tratta anche della prima regia in questo filone per Roberto Mauri, che tornerà successivamente piuttosto spesso a dirigere simili prodottini. Jacques Berthier, Livio Lorenzon, Erika Blanc, Brunella Bovo, Luigi Ciavarro, Giuseppe Addobbati, Alfio Caltabiano: il cast pesca a piene mani dalle seconde e terze linee del cinema nostrano, aggiungendo un protagonista francese non troppo efficace come Berthier. La sceneggiatura, non un grande lavoro di originalità e colpi di scena, è attribuita a Nino Stresa (anzi: StreGa!) sui titoli di testa della pellicola, ma Mauri sosteneva si trattasse di una sua idea (secondo Marco Giusti, Dizionario del western all'italiana). Non c'è in ogni caso alcunchè di cui vantarsi. In una particina compare anche il futuro regista trash Luigi Batzella/Paolo Solvay. 2/10.
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