Regia di Ted Kaplan (Ferdinando Baldi) vedi scheda film
La guerra del Vietnam sta volgendo al termine e i soldati americani trovano la fuga verso sud su un autobus. Durante la ritirata avranno modo di unirsi ai guerriglieri locali, opposti anch'essi alle forze nordvietnamite.
Ambientato in Vietnam ma girato alle Filippine, come usava all'epoca per motivi prettamente economici, Warbus è frutto di una coproduzione tra Italia, Filippine e Stati Uniti – altro escamotage tipico di quel periodo decadente per il cinema nostrano di genere, utile a racimolare quanti più fondi possibili. È interessante poi notare uno dei titoli utilizzati per il mercato internazionale, Command in action, che rivela appieno la natura scopiazzatrice della pellicola, che intende situarsi sulla scia di successi internazionali del calibro di Commando (Mark L. Lester, 1985) e Missing in action (Rombo di tuono, Joseph Zito, 1984). Naturalmente qualsiasi paragone con il cinema di serie A è impietoso per l'opera diretta da Ted Kaplan, alias l'italianissimo Ferdinando Baldi; di quest'ultimo è anche la sceneggiatura, firmata con lo stesso pseudonimo anglofono insieme a tale John Fitzsimmons: altro nome presumibilmente ideato per l'occasione, anche perché non trova riscontro su altri copioni, né prima e né dopo. Warbus è una del tutto prevedibile accozzaglia di luoghi comuni del filone contemporaneo che vedeva impegnati i vari Schwarzenegger, Stallone, Chuck Norris; solo che qui a costituire il nucleo centrale del cast ci sono nomi come Daniel Stephen, Urs Althaus, Don Gordon, Gwendolyn Hung e Romano Kristoff, con un ruolo laterale anche per il caratterista Stelio Candelli. Intrattenimento non troppo sofisticato dal punto di vista degli argomenti, ma messo in scena con discreto mestiere per cento minuti di emozioni e azione a badilate. 3/10.
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