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Trafficanti

Regia di Todd Phillips vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Trafficanti

di YellowBastard
6 stelle

Diretto da Todd Phillips, il film coniuga una certa verve iconoclastica con le ambizioni nemmeno troppo velate di rivelare al pubblico le zone d'ombra di una nazione che scommette sul proprio futuro attraverso la guerra (!) sfruttando una storia vera e riuscendo, seppur romanzandola parecchio, a non scadere troppo nel banale.

 

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Il film trae ispirazione da un articolo scritto da Guy Lawson per la rivista Rolling Stone e successivamente pubblicato in un libro dal titolo Arms and the Dudes e racconta la storia vera di una coppia di amici, David Packouz e Efraim Diveroli, due ragazzotti qualunque in cerca di successo e di riconoscimenti personali che si improvvisano trafficanti d'armi lavorando per il Pentagono durante la guerra in Iraq e accumulando una piccola fortuna aggirando le regole internazionali e arrivando a truffare lo stesso governo americano.


Anche in questo caso Phillips torna a parlare di persone che compiono scelte sbagliate, in questo caso due avidi "ragazzini" che credono di poter fregare il sistema e che a loro volta vengono fregati da quegli stessi espedienti con il quale intendevano farlo, ma senza l'ironica goliardia dei suoi film precedenti che questa volta cede il passo a un sguardo più tragico ed amaro, ben consapevole che dietro ad eventi anche paradossali o tragicomici esiste purtroppo una realtà ben più terrificante ed esplosiva.

 

La pellicola adotta uno stile semi- documentaristico, suddividendo il film in capitoli, forse a ricordo della fonte giornalistica e quindi in memore della realtà degli eventi raccontati, ma prospetta tutta la vicenda secondo il punto di vista più innocuo, ovvero quello del narratore David Packouz (Miles Teller in una prova piuttosto incolore e mono-espressivo), giovane ingenuo e sprovveduto e dalla pellicola trasformato quasi in una vittima del suo "amico" Efraim (Jonah Hill), un fanatico trasformista, arrivista e vigliacco, un doppiogiochista incapace di gestire i propri eccessi come anche i propri affari.
La coppia purtroppo non sempre funziona e spesso Hill travalica l'esuberanza e la doppiezza del suo personaggio costringendo Teller in un ruolo di supporto che però stride con il suo ruolo di protagonista principale/narratore della vicenda.

 

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In un ruolo minore compare poi anche Bradley Cooper, attore feticcio del regista Tood Phillips, e con Mel Brooks (WTF?!) produttore stesso del film.


In definitiva la commedia di Phillips ha sicuramente dei pregi ma l'argomentazione principale e più interessante della vicenda - l'accesso facilitato per chiunque al mercato internazionale delle armi - non viene sviluppato a dovere, anzi la sceneggiatura è fin troppo auto indulgente verso i protagonisti o non sufficientemente invasiva mentre la stravaganza surreale della storia (terribilmente vera!) non viene sfruttata con la dovuta perizia, come se il film stesso non riuscisse ad acquisire una propria consapevolezza riguardo allo stesso tema che, non solo in teoria, sta direttamente trattando.
O, peggio ancora, che in parte se ne tenga intenzionalmente alla larga proprio per evitarsi dei problemi.

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