Regia di Todd Phillips vedi scheda film
Buon film, ispirato ad una storia vera
In America ai tempi di Busch,David idealista e sognatore,sbarca il lunario facendo il massaggiatore a Miami,cercando inutilmente di piazzare una partita di lenzuole per anziani,a proprietari di ville di riposo.Efraim invece, il suo compagno dei tempi della scuola,è un tipo sbrigativo e"pratico", senza scrupoli,sempre sopra le righe,se la passa bene,svolgendo un piccolo commercio di armi.Anche se ideologicamente contrario,quando la fidanzata rimane incinta, David per raggranellare un pò di soldi,accetta a insaputa della compagna, di mettersi in società con Efraim. È l'era della prima guerra in Iraq,quando il governo, apre le porte delle aste sui contratti militari, anche ai piccoli commercianti.Efraim e David anche se giovanissimi e inesperti,si lanciano dunque,nella vendita internazionale di armi,privi di qualsiasi cognizione di politica internazionale,ma spregiudicati e audaci,cominciano ad acquisire un contratto dietro l'altro,riuscendo a guadagnare cospicue somme di denaro,quindi lussi sfrenati e vizi a gò-gò,soprattutto a vantaggio di Efraim,erotomane e cocainomane incallito.A un certo punto,però la loro avidità,li spinge a fare "il colpaccio" arrivando a persuadere il "pentagono",di riuscire ad armare l'intero esercito americano in Afghanistan,buttandosi in un affare da 300 milioni di dollari, una mossa spericolata che li metterà in contatto, con alcune persone ambigue e pericolose, che si scoprirà poi essere agenti del Governo U.S.A.Sarà il classico passo più lungo della gamba,s'incarteranno inesorabilmente,arrivando perfino a falsificare la confezione delle munizioni,nascondendone la provenienza"cinese"
Peraltro anche il rapporto tra i due si incrinerà,David è sostanzialmente leale, mentre Efraim venderebbe l'anima al diavolo per interesse.
Parabola ascendente e inevitabilemente discendente, di due giovanissimi,che quasi inconsapevolmente, con disinvolta superficialità,si avventurano in un campo minato, con incredibile leggerezza.
Sembrerebbe una storiellina inventata e non molto plausibile,invece il regista s'ispira a un fatto di cronaca realmente accaduto,narrato su un numero della rivista "rolling stones".
Leggendo qualche recensione, ho notato che alcuni utenti hanno accostato legittimamente,anche se con le debite differenze, questo film a quello di Sordi del 1974"Finchè c'è guerra c'è speranza"In effetti in entrambi,il commercio della morte è volutamente banalizzato,perchè in fondo il male alberga e si consolida, anche dove non ti aspetteresti mai di trovarlo, in quel film,nell'animo di un devoto e affettuoso padre di famiglia,in questo, nel cuore di un giovane che si preoccupa di dare futuro alla compagna e alla figlia in arrivo.Questo è l'aspetto più sconcertante.
Il film è sostenuto da un buon ritmo,rivela una discreta sceneggiatura e soprattutto consente ai due protagonisti di gigioneggiare a tutto tondo.
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