Regia di Erwin C. Dietrich vedi scheda film
Pellicola di cui vidi solo qualche spezzone in televisione, più precisamente sull'emittente Cielo, e che mi ripromisi di riuscire a vedere in futuro, molto interessato per via del periodo e il contesto in cui è ambientato il film. GROUPIE-SESSO A DOMOCILIO (evitiamo di sindacare sulla stupidità' del titolo affibiatogli dalla distribuzione italiana), si inserisce in quel filone hippy e psichedelico in voga alla fine degli anni 60', che ci ha regalato titoli come EASY RIDER, ZABRISKIE POINT, MORE, ma anche il musical JESUS CHRIST SUPERSTAR, senza dimenticare I SELVAGGI e IL SERPENTE DI FUOCO, precursori "cormaniani", che seppur in maniera differente, hanno preparato il terreno per il film diretto da Dennis Hopper prima citato. Lo svizzero Erwin C. Dietrich, cerca di realizzare uno spaccato di un'epoca che io personalmente reputo indimenticabile e irripetibile, caratterizzato da musica straordinaria, anti-conformismo, amore libero ed eccessi causati dall'uso di droghe lisergiche. Il film racconta di Vicki (Ingrid Steeger) una bellissima ragazza londinese che perde la testa per il cantante di una band-rock di Birmingham. Vicki lo inseguirà fino a Berlino in compagnia di Vivian, un'amica che la inizierà al consumo della droga, cominciando col fumo e proseguendo con trip d'acido ed eroina, fino al tragico finale. Non so quali fossero le intenzioni del regista, se mostrare la fine di una generazione e la sconfitta di un'utopia, o gli effetti causati dall'assunzione di droghe, quasi a dire in maniera semplicistica e superficiale, che partendo col fumo, si arriva per forza di cose all'eroina, proprio quello che sosteneva svariati anni fa un noto politico italiano di destra. Fatto sta' che il tutto rimane assolutamente in superficie, e il film si preoccupa solo di mostrare le nudità' della splendida e sensualissima protagonista in situazioni di becero erotismo, con sguaiati e volgari rapporti sessuali e ridicoli riti esoterici. Senza dimenticare la sequenza (altrettanto ridicola) della protagonista che fa il bagno in un lago. Qui viene molestata (stuprata?) da un gruppo di Hell's Angels svizzeri, i quali la caricano nuda su una delle loro moto e sfrecciano a tutta velocità' per le strade della Svizzera (???). Gli comprano dei vestiti in base al loro look, per poi dirigersi in un ghastouse a bere birra. Da figlia dei fiori a centaura filo-nazista in men che non si dica. Degno di nota solo il finale, dove Vicki strafatta di acido ed eroina, comincia ad amoreggiare con Vivian, per poi correre in strada completamente nuda in un delirio psichedelico, convinta di trovarsi in uno splendido paesaggio di montagna, per venir poi investita da un'auto. Salvo una voce fuori campo che paternalisticamente mette in guardia i giovani dalle sostanze stupefacenti. Superficialissimo e falsamente trasgressivo. Da evitare tranquillamente.
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