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Groupie - Sesso a domicilio

Regia di Erwin C. Dietrich vedi scheda film

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La recensione su Groupie - Sesso a domicilio

di antimes
7 stelle

Io mi chiedo: quanti film abbiamo visto tagliuzzati, ricomposti male, squartati di metri di pellicola, rimodellati alla Frankestein stravolgendone il senso, l'atmosfera, il significato? Prendiamo questo film di un veterano regista, Erwin Dietrich, amato da Jesus Franco e Quentin Tarantino (che lo definiva il Roger Corman svizzero). Siamo nel 1970 ed il fenomeno hippie è nel pieno della sua esplosione. Due ragazze, invasate della musica beat, decidono di girare mezza Europa alla ricerca dei loro beniamini, incappando, com'è ovvio, in molte situazioni pericolose. Il piglio della pellicola è quello di Avere vent'anni di Di Leo (uscito però ben 8 anni dopo) e sicuramente i temi centrali sono il sesso, la libertà e la droga.

 

Fermiamoci su quest'ultimo aspetto: se il film che vediamo è la versione televisiva (ad esempio che passa spesso su Cielo) l'elemento droga è assolutamente marginale. Sembra che le protagoniste del film utilizzino saltuariamente erba e talvolta LSD e che tutti i drammi a cui vanno incontro siano legati a questo (lo conferma la voce narrante verso l'epilogo). Peccato che nella versione uncut ci siano interi minuti in cui le nostre biondine si fanno pere d'eroina lunghe così. Tutto tagliato. Se il film, nella versione edulcorata, può sembrare un dramma erotichello senza grosse pretese, nela versione reale, raggiunge livelli di crudezza non secondi ad un Christiane F (ma comunque inferiori).

 

Sono state tagliate dunque scene di droga, scene di sesso e scene di violenza. Il risultato è pur sempre crudele e senza sconti, ma la carica emotiva è abbassata da 10 a 1. Il film, anche censurato, rimane comunque un ottimo prodotto: il ritmo è alto, le intersezioni musicali sono piacevoli e la partecipazione psicologica dello spettatore al dramma delle ragazze è costante. Di sesso ce n'è, ed anche ai limiti dell'hard, ma non è il perno del film. Questo racconto parla della c.d. vertigine della libertà (cit.) che può sembrare meravigliosa all'inizio, ma che può portare al peggiore degli inferni. Da recuperare, nella versione sana. Voto 7 e mezzo. 

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