Regia di Erwin C. Dietrich vedi scheda film
Un ritratto di un momento storico sicuramente da riconsiderare nei suoi effetti a medio e lungo termine. Lo svizzero Erwin C. Dietrich dirige un film avventuroso ed erotico ma con un finale che ribalta l'intera prospettiva "giocosa". Una lucida denuncia sugli effetti devastanti provocati dalla droga.
Inghilterra. La giovane Vicky (Ingrid Steeger) ad un concerto resta folgorata da Steward (Steward West), leader di una band musicale che inizialmente contraccambia le attenzioni. Quando Steward parte per Berlino, Vicky -in compagnia dell'amica Vivian (Vivian Weiss)- per accumulare i soldi necessari al viaggio, ad Amsterdam acquista mariuana da rivendere a maggior prezzo in Svizzera. Vicky, per gioco, inizia a fumare "erba" quindi, in Svizzera vive alcune esperienze fino a partecipare ad una festa di nudisti. Aggredita da un gruppo di Hells Angels mentre è immersa nuda in un lago, finisce per seguire i motociclisti perdendo di vista Vivian. Ma la sua destinazione è Berlino, tra le braccia di Steward: quindi raggiunge Monaco in autostop, e da qui arriva a incontrare l'amato musicista. L'incontro però, non avviene nel modo che sognava. Raggiunta da Vivian, Vicky -che nel frattempo dall'erba è passata alle pasticche- disillusa e depressa si fa coinvolgere anche dall'eroina.
"Ecco quanto abbiamo stralciato dalla disperata lettera di una madre la cui figlia rimase vittima della droga:
'Nostra figlia, che fa il primo anno di medicina, cominciò a prendere LSD per consiglio di amici e per amore di un ragazzo. Una settimana dopo la prima dose, mentre era in auto, si spoglio' completamente e scese dalla vettura, convinta che a piedi nudi sull'asfalto sarebbe riuscita a correre più di qualsiasi altro veicolo. Un automezzo la investì. E da tale investimento riportò la frattura del cranio e gravissime menomazioni, dalle quali non potrà più riprendersi.'
Se Vicente Blasco Ibáñez dovesse riscrivere il suo I quattro cavalieri dell'Apocalisse, sicuramente ai quattro ne aggiungerebbe un quinto, quello che reca la distruzione e la morte attraverso la droga." (Voce fuori campo in chiusura)
Tra i primi lavori di Dietrich, che sigla con lo pseudonimo di Fred Williams, Higher and Higher è un riuscito spaccato di un momento storico (il '68) fonte di una rivoluzione sociale che si è manifestata con ideologie anche estreme, spesso dagli esisti contrastanti. Musica, sesso e libertà rappresentati da concerti rock (nel film sono presenti reali musicisti dell'epoca), manifestazioni di nudisti, sesso libero, Harley Davidson (gli Hells Angels) e, purtroppo, sostanze stupefacenti.
Vicky, ingenua innamorata alla ricerca di un idolo, frequenta quel mondo, tenuta per mano dalla pessima amica Vivian che la conduce, gradualmente e involontariamente, sul baratro della dipendenza. Prima erba, poi pastiglie e infine eroina. Higher and higher comincia in maniera spensierata, mettendo in scena due amiche all'avventura, pronte a cogliere qualunque occasione per raggiungere un obiettivo. Ma l'occhio del regista, dopo essersi soffermato su circostanze di nudo piuttosto spinte per l'epoca (persino nella versione cut italiana, privata di ben 14 minuti), sul finale volge lo sguardo verso gli effetti devastanti provocati da un modo di vivere talvolta incosciente. Arrivando addirittura al tragico, con una conclusione che sta alla fine di un sogno. Un sogno che, svaniti gli effetti lisergici, si rivela in realtà essere un terribile incubo, dal quale non è più possibile uscirne.
Bravissima e spontanea la protagonista, Ingrid Steeger, tedesca a suo agio con scene di nudo, e presenza quasi costante non solo nella filmografia di Dietrich ma -con i suoi circa 100 film interpretati- icona di un erotismo spesso grottesco e comico di stampo svizzero e tedesco (tra gli altri, ha lavorato anche per Walter Boos e Hubert Frank in commedie piccanti, spesso dai titoli mitici). Higher and higher, oggi limitato da una censura che ne ha imposto una più modesta dose di scene esplicite, rimane comunque una lucida fotografia di un momento storico importante per quanto discutibile. Nonostante Dietrich abbia dovuto muoversi in un contesto di forte condizionamento moralistico, in un paio di circostanze lascia il segno: quando propone le due ragazze aggredite in un lago dai motociclisti, poi accondiscenti e a spasso completamente nude in moto, fino al raduno svizzero (anticipando situazioni da "Nude in public" oggi purtroppo normali e abbondanti su molteplici siti web) e quando, nella stanza in cui Vicky incontra Steward, fa la comparsa il manifesto di Birthmachine plakat (foto seguente), opera dell'eccentrico pittore svizzero Hans Rudolf Giger, il cui stile ha influenzato successivamente creazioni cinematografiche fantastiche entrate nel mito (da Alien a Species).
"Questo pollo è una schifezza, almeno lo condissero con LSD." (Ospite alla cena dei nudisti en plein air)
"Comprare droga è come comprare un biglietto per un mondo fantastico, ma il prezzo di questo biglietto è la vita." (Jim Morrison)
F.P. 23/08/2019 - Versione visionata: Dvd (lingua italiana - durata 78')
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