Regia di Pupi Avati vedi scheda film
Docufiction che racconta un secolo di storia d'Italia in parallelo all'evoluzione delle Ferrovie dello Stato.
Si riconosce la mano di Pupi Avati, per quanto Un viaggio di cento anni sia un lavoro su commissione, promosso dalle Ferrovie dello Stato e coprodotto dalla Rai in occasione di Expo 2015 Milano; si riconosce per il tono piacevolmente nostalgico della narrazione e, nello specifico, fin dalla prima scena il tocco del regista risulta palese: il treno del 1915 è infatti il mezzo di trasporto che preleva i giovani soldati dai paesini per spedirli al fronte. E va riconosciuto il valore dell'interessante idea di raccontare in parallelo l'evoluzione dei treni nostrani con quelli del popolo italiano, dei suoi costumi, della sua tecnologia: dal vapore all'alta velocità in un salto di un secolo, durante il quale tante cose sono naturalmente cambiate in un grande Paese come il nostro. Una retrospettiva con lo sguardo rivolto al futuro, si potrebbe definire questo mediometraggio documentaristico che Avati confeziona poco prima di Le nozze di Laura, fiction televisiva uscita in quello stesso 2015. 6/10.
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