Regia di Arnold Pasquier vedi scheda film
REGIA,FOTOGRAFIA,TRAMA,SOGGETTO *ERROR 404 NOT FOUND*
Borobudur di Arnold Pasquier è forse l'esperienza più triste mai vissuta all'interno di un cinema.
Questo "film" (?) presenta talmente tanti problemi che mi ha portato a pensare che fosse tutto uno scherzo,una parodia, e invece no; Borobudur si presenta come :"Una riflessione sullo spazio urbano e sulla percezione che ne hanno i suoi abitanti" ma non è assolutamente vero. Non fatevi ingannare, ciò a cui si assiste è solo un'accozzaglia di brutte inquadrature e di un orripilante susseguirsi di scene che trasudano solo presunzione. Scene così tanto nonsense da fare ridere per quanto sono ridicole, che lasciano solo un retrogusto amaro in bocca.
Questo cocktail di rabbia e disgusto deriva principalmente dallo spreco che viene fatto di una trama che, se sviluppata realmente, avrebbe portato Borobudur ad essere quanto meno decente.
Siamo d'accordo sul fatto che in un film la trama è forse l'ultima cosa da guardare, ma nessuna e dico NESSUNA scena ha suscitato emozioni positive, ma che dico, emozioni e basta. Mette solo tanta tristezza vedere come Palermo, che dovrebbe essere protagonista, è solo parte di un set (scadente anch'esso).
La sinossi sembra promettere molto bene, è interessante stare per assistere ad una diversa e apparentemente originale rappresentazione di Palermo, non più solo la squallida città della mafia o la puttana di qualche video maker amatoriale che gira il classico corto "UnA NoTte A PalArmu!!1!". Forse finalmente abbiamo l'occasione di vedere questa città per quello che è, nuda e cruda senza addobbi e filtri instagram. E INVECE NO! Signore e signori Borobudur è riuscito ad essere talmente tanto brutto da farci biasimare il famoso classico cortometraggio di cui sopra.
Gli " attori"(?),invece, sono più che decenti nel loro ruolo. Sì certo sono spesso impacciati, un po' imbarazzanti anche, ma sicuramente almeno trasmettono qualcosa.
Ciò che più ho odiato però, in merito agli attori, è la pomposità e la sterilità di certi dialoghi. Frasi a caso, in una scena a caso di un film a caso.
Insomma ci metterò un po' a dimenticare Borobudur, a dimenticare questo spreco di tempo e di paesaggi. Magari mi aiuterà proprio tornare a Palermo, per immegermi in real-life in un contesto socioculturale che non si merita queste infime rappresentazioni.
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