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Tony Patrioli (a colori)

Regia di Tiziano Sossi vedi scheda film

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marcelusar2012

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La recensione su Tony Patrioli (a colori)

di marcelusar2012
7 stelle

Visto al Sicilia Queer FilmFest a Palermo. Si tratta di uno dei due documentari su Tony Patrioli che il regista Tiziano Sossi ha realizzato. Uno si intitola appunto Tony Patrioli (a colori) e uno Tony Patrioli (in bianco e nero) Il primo proiettato il 25 maggio e il secondo sarà proiettato il 28 maggio. Del secondo non c'è ancora la scheda su FilmTv speriamo che venga attivata, il doppio documentario ha forse creato confusione. Questo a colori ha un'introduzione di Giovanni Dall'Orto, editore e storico direttore del giornale gay Babilonia. Inoltre ci sono gli interventi del fotografo che stampa le fotografie di Patrioli, il bresciano Luigi Mazzoleni e del modello preferito di Patrioli, Bruno. Vengono raccontati dal fotografo, celebre per i suoi ritratti maschili perché negli anni 70 e 80 non essendoci internet, le sue foto erotiche erano l'unico sbocco per chi era interessato al soggetto, episodi della sua vita e carriera. Alcuni episodi raccontati sono tragicomici come la fuga da alcuni teppisti nel Canale Villoresi, il cacciatore che spiava i servizi fotografici, il pastore tedesco che cerca di avere un "rapporto" col giovane Patrioli da soldato. Ci sono poi le note dolenti, i problemi con la censura americana, il rapporto con La Contessa, che dopo vent'anni di convivenza muore e lascia un testamento che per lo Stato non è valido, così che lo Stato italiano si arroga l'eredità. Il rapporto con la religione e i sensi di colpa e infine una dichiarazione a favore dell'eutanasia. Un ritratto umano di un artista che viene riscoperto solo ora a 74 anni. In sottofondo la musica di Erik Satie (Gymnopedie no.1) destrutturata. Il regista è stato molto bravo a far passare le emozioni e la naturalezza nella conversazione. Conferma di eclettismo anche per i differenti personaggi protagonisti dei documentari di Sossi (da Paul Vecchiali al compositore Sylvano Bussotti, da Tinto Brass allo scrittore Edmund White, dal tenore Salvatore Licitra ai contadini e agli chef) che sembra aver scelto la dura strada dell'ultra indipendenza per non scendere a compromessi.

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