Regia di Alessio Maria Federici vedi scheda film
Tutte lo vogliono. L’amore o l’organo genitale maschile? Non è una domanda peregrina: il doppio senso (stanco, insulso, ridondante) è l’unico motore comico della commedia di Alessio Maria Federici, e funesta la visione sin dal titolo. Abbiamo un uomo goffo, sovrappeso, a corto di storie sentimentali da quattro anni: fa lo sciampista per cani, parla con una scimmia, ha un blog specializzato in stranezze animali e lo interpreta il diversamente talentuoso Enrico Brignano. Dall’altra parte della barricata umana, economica e sociale c’è un’affascinante donna: è (ovviamente) una food designer, ha una pressante madre borghese che vuole sistemarla e le splendide fattezze di Vanessa Incontrada, ma purtroppo ha grossi problemi a raggiungere l’orgasmo. Per risolvere la questione frequenta un gruppo di sostegno, ma la svolta potrebbe essere l’assunzione di un G.P.S. (generoso partner sessuale). Nel mezzo, una serie di personaggi desolanti ad alimentare l’equivoco che avvicina i due protagonisti. Le trovate? Più o meno nessuna. Tanto che il film ha più sceneggiatori (sei!) che momenti riusciti. Un cinema mortifero e deprimente che rimescola un immaginario televisivo, fatto di banali riflessioni sul sesso, le donne, gli uomini, il pene e i suoi surrogati, con un posticcio trionfo del romanticismo e dei veri sentimenti. Seguendo la solita formula barbara e autoassolutoria del “film che parla al pubblico di oggi e non ai cultori del cinema”. Amen.
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