Forse uno dei primi e più sferzanti di una serie di film di denuncia sullo sporco mondo della finanza. (Profetico, a giudicarlo col senno di chi venti anni dopo ha vissuto la crisi economica mondiale originata dal mondo finanziario, dai mutui subprime)
"Smetti di andare per dollari facili. Produci qualche cosa. Costruisci, invece di vivere sulla compravendita degli altri", è la sintesi morale a chiusura del film messa in bocca al padre del protagonista, lavoratore vecchio stampo (e sindacalista).
Un ritratto forte, disegnato da Oliver Stone, di spericolati e disonesti faccendieri (a quel tempo ancora poco supportati dalle tecnologie informatiche) che collezionano milioni per il gusto di sentirsi superpotenti, a dispetto di chi lavora veramente e fa andare avanti veramente l'economia.
Insomma, non si può dire che qualcuno non ci avesse avvertito. Eppure ancora oggigiorno (mi) telefonano in tanti pseudo-consulenti finanziari (o forse disperati quasi disoccupati) a propormi guadagni facili col trading online (E se chiedi a un commercialista il senso del suo lavoro ti potresti anche sentirti dire che serve per aiutare l'economia ...) Mah ...
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