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La storia dell'amore

Regia di Radu Mihaileanu vedi scheda film

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Utente rimosso (SillyWalter)

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La recensione su La storia dell'amore

di Utente rimosso (SillyWalter)
7 stelle

 

Voto 7 e anche qualcosa di più. Un bel 7.5 glielo darei, potendo. (Se poi vedo che lo bastonate salirò a 8 per compensare. Siete avvertiti.)

 

LA STORIA DELL'AMORE. Titolo impegnativo, massimalista e para-filosofico (com'è massimalista e paradossale anche l'idea di un libro che narra la storia della "donna più amata della Storia"). Il tutto non può che nascondere un regista dotato di ironia e con le idee chiare, uno che sa come dar corpo con leggerezza alle emozioni più sfacciate che poi diventeranno storie che poi diventeranno libri che poi diventeranno film. C'è una filiera da rispettare. 

 

 

Premessa: un film che s'intitola LA STORIA DELL'AMORE ed ha per protagonista un anziano suona tanto come un Cadavere In Arrivo (non uso l'acronimo D.O.A. perché è noto che ormai non significa più niente*). A dispetto anche della bella, brava, versatile, ma non poi così internazionalmente famosa Gemma Arterton (che fino ad oggi credevo si chiamasse Aterton. Non suona meglio Aterton? Arterton ha troppe erre. Dovrebbe cambiare cognome.).

 

Tant'è. Il punto è che il film parla d'amore ma non è una zuccherina e volatile rom-com, non ci sono Paul Rudd nè Jennifer Aniston, e addirittura si parla di libri e scrittori (perso un altro 60% di pubblico). Eppure sarebbe un peccato che venisse snobbato perché dimostra davvero cura e amore per tutti i particolari della narrazione cinematografica. A partire da un intreccio solido fondato su una ricerca di manoscritti smarriti (e rubati) come ricerca di affetti e memorie perdute da parte del simpatico, bizzarro e (occasionalmente) burbero ex scrittore, mentre per la giovane, orgogliosa, ma emotivamente confusa Alma è essenzialmente un inseguire risposte sul genere di sentimento vero e profondo (e anche questo NON sdolcinato) che legava i suoi genitori (il padre non c'è più) e che, racconta la madre, è stato ispirato proprio dalla lettura del libro LA STORIA DELL'AMORE. 

 

 

La differenza, però, credo la faccia soprattutto, come già nei migliori film di Mihaileanu, l'ottimo disegno dei personaggi (servito da attori ineccepibili, anche i più giovani...è evidente la mano del regista) e l'assemblaggio di un tono agrodolce, vivace, fatto di episodi mai scontati e predigeriti. I personaggi spiccano, risultano vivi, rotondi, più di una volta sorprendenti nel coniugare emotività e tratti comici. Primo fra tutti l'anziano scrittore interpretato (alla grande) da Derek Jacobi: gustosi i suoi battibecchi tra vecchi brontosauri brontoloni con l'amico interpretato da Eliott Gould. E merita una citazione per gli exploit comici anche il fratellino di Alma, che in pieno delirio mistico ebraico attende il diluvio e crede di essere uno dei saggi dotati di poteri soprannaturali di cui parla la tradizione, "se non addirittura il Messia". Parole sue. 

 

*(vedi LOST & FOUND IN TRANSLATION capitolo 3) 

 

 

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