Regia di David Ayer vedi scheda film
Premetto che sono andato al cinema senza aver visto il trailer, spinto da amici e dalla buona compagnìa, quindi, quando dico che il film non mi è piaciuto, non è perché "Uff Joker c'è poco" "Nel trailer si vedevano J e Harley, WoW" eccetera eccetera.
Dico questo perché, sentendo pareri di altri, molto spesso l'argomentazione primaria con cui si rinnega a male parole Suicide Squad è proprio la poca presenza di Leto con dentatura cromata. Si chiamasse "Joker alla riscossa" il film non avrei nulla da obiettare. E invece...
Comunque, il film è una mezza chiavica. Ha tutti i maggiori problemi e bucazzi di sceneggiatura classici dei cinecomics medi, ovvero personaggi inutili inseriti per fare salire "l'hype" degli appassionati, battute forzate che neanche Bruce Willis ai tempi bui (parliamone...) e, in sintesi, trama totalmente a caso. Paraddossalmente a quello che si potrebbe pensare, per quello che ho scritto nella prefazione, le parti migliori del lungometraggio sono, secondo me, quelle con Joker. Leto sa il fatto suo, niente da dire in negativo. Gli altri personaggi variano dal ridicolo al sufficiente, con estremo sinistro il Samuel L. Jackson di The Avengers versione gentil sesso, alias "Parola di Dio" (...) e con estremo destro El Diablo, perché almeno sta zitto quando deve stare zitto e come background ha una storia decente.
Will Smith no. A molti è piaciuto per il fatto che abbia la figlia, è dolce ma ammazza la gente, lo fa per soldi ma no, in realtà è buono e via discorrendo. Io lo trovo noioso ma forse, ora che ci penso, è Smith stesso che ormai trovo ripetitivo e piuttosto irritante come stile di recitazione. Amen.
I personaggi inutili li salto proprio, "Sono bellissimo" e chiudo la questione domandandomi << Perché??? >>.
Si arriva a lei, la parlatissima e coloratissima Harley Quinn. Allora, togliendo il fan-service odioso ma che posso far passare, Margot Robbie non mi dispiace. La parte è debole in pochi punti e, nel complesso, questa sua personalità contorta, a tratti seria e riflessiva (non a chissà che livelli ma va beh...) e a tratti schizofrenica gioca un bel contrasto nella caratterizzazione compessiva del personaggio.
Bueno, direi di passare alle conclusioni e a qualche blabla tecnico perché ci piace. Yup!
Ah, gli antagonisti, per la miseria!!! Talmente sensati e carismatici che non me li ricordavo. L'incantatrice però mi piace.
La modalità spirito intendo, non Cara Delevigne.
Blablaeggiando, la regia è piatta da far schifo, vera scuola american action 2000, con rallenty che ci stanno ma anche no, tagli di montaggio che spezzano il ritmo in una maniera vergognosa (Fury da questo punto di vista non era malaccio) e qualche ripresa, invece, di buona fattura come alcune parti di inizio film. Le prime sequenze con Leto e la Robbie le apprezzo, specialmente quelle nell'Arkham Asylum, dove la fotografia (l'unica cosa un po' dignitosa del film assieme al trucco ed agli ovvi buoni effetti speciali) è riuscita a farmi immergere per qualche secondo nelle tavole di McKean.
Sensazione stupenda!
Durata poco...
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