Regia di David Ayer vedi scheda film
“Dedicato ai cattivi, che poi così cattivi non sono mai” cantava Loredana Bertè. A tale logica si ispira Suicide Squad, una pellicola che mette insieme un manipolo di cattivoni dei fumetti DC Comics per virarli al bene e offrire uno spettacolo intriso di quell'ironia che spesso manca nei prodotti incentrati sui super-eroi.
David Ayer (“Fury”) scrive e dirige la pellicola, risultando sicuramente migliore come regista che come sceneggiatore. Il soggetto è modesto e fracassone, nonostante Ayer sia stato in passato sceneggiatore di film quali Training Day. Si prende l'idea di base da 1997 Fuga da New York (micro-capsule esplosive sparate nel collo dei reietti per costringerli a cooperare) e da Quella Sporca Dozzina (manipolo di reietti mandanti a compiere un'azione suicida in cambio di sconti di pena) per portare in scena con piglio pulp (si vedano le varie presentazioni) un campionario di svitati e criminali costretti a collaborare con le autorità che, in fin dei conti, non sono certo meglio di loro. Sorretto da qualche ottima caratterizzazione (Deadshot, Harley Quinn ed El Diablo) e soprattutto dalla divina interpretazione di Margot Robbie (mix di simpatia e carica sexy punk), si lascia vedere con interesse per la sua coloratissima fotografia e gli ottimi costumi punkettoni (premiati con l'oscar). Purtroppo, il film è squilibrato nelle sue componenti e ha un montaggio non ottimale nell'inserimento delle tante tracce della colonna sonora (innestata un po' a casaccio). Alcuni personaggi sono sviluppati nel dettaglio, altri presentati frettolosamente. Tra questi ultimi sarebbe stato interessante lavorare su Killer-Croc, la cui figura è appena abbozzata. Ripetitivo nelle scene d'azione, che vedono Deadshot (l'ottimo Will Smith) sparare a ripetizione su plotoni di soldati macchina che si presentano in massa contro i protagonisti sotto l'influsso di una strega intenzionata a distruggere la razza umana.
Visione gradevole sebbene sia, nel complesso, un frullatone (dove fanno la loro comparsa anche Joker e Batman) che privilegia l'azione e l'effettistica ai contenuti intrinseci. Da segnalare la love story tra Joker (il più brutto e coatto mai apparso sullo schermo) e Harley Quinn, con un omaggio al Batman di Burton. Nel sequel entrerà in gioco lo splatter, qua del tutto assente; una scelta che non verrà premiata dal botteghino, soprattutto se si considera il clamoroso incasso prossimo ai 750 milioni di dollari di questo primo episodio.
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