Regia di Gennaro Nunziante vedi scheda film
Guardabile, se poi piace Zalone, molto guardabile.
Nella categoria dei film un tantino impresentabili, come questo, Checco Zalone di solito spicca. Qua pure non mi sento di affossare un film che pure ha una sceneggiatura elementare, ma che ha il suo ritmo, ha qualche battuta riuscita (vedi anche quella finale), qualcuna a dire il vero meno, ha Checco Zalone al suo meglio, che a me piace un sacco, ha pure, come spesso, una sua denuncia sociale, se così si può dire, a modo suo. Qua si narra di Checco e il mito del posto fisso, per tenere il quale sopporterà qualunque angheria, sfruttando tutto quanto permesso dalla legge, ma prendendo in giro un po’ tutto, come da suo costume. Indovinata la formula a flash back, con simpatici ritorni all’oggi; alla fine è una fiaba che si lascia vedere e io sono per un 5/6. Riguardo agli incassi, è stato un successo mostruoso, in Italia, disintegrando vari record e diventando il più grande incasso in Italia per un film italiano, e secondo in assoluto, vicinissimo ad Avatar. Si dice che sia addirittura il più grande incasso di sempre per un film italiano, in assoluto.
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