Regia di Gennaro Nunziante vedi scheda film
Zalone eroe, Zalone epifenomeno, Zalone di tutto un po'...
Se un comico riesce a schiodare milioni di persone dagli schermi televisivi per andare al cinema un motivo plausibile ci deve pur essere. Checco Zalone parla alla pancia del paese e alla ggente! Non è un fenomeno paranormale, non è Alberto Sordi, ha solo indovinato la miscela per far esplodere le sale. QUO VADO? è una commedia in cui ridendo castigat mores, i cattivi mores italiani. Niente di più semplice. E’ una colossale presa per i fondelli dell’italiano, con una buona dose di cerchiobottismo. Se si osserva con un altro sguardo è drammatico, nero. In effetti non si ride tanto. Noi cinefili con la puzza sotto al naso eravamo pronti con i fucili puntati e invece. Pieno zeppo di attualità, di riferimenti politici e lavorativi, dalle parole alle riforme che sentiamo e leggiamo tutti i giorni. Cotto e mangiato verrà dimenticato in fretta? Ai posteri…
Film intelligente e scaltro, che sa dosare bene gli elementi del linguaggio cinematografico popolare: impegno, cuore, amore, volgarità e un tocco di genio. “La Prima Repubblica”, canzone alla Celentano e apice, apoteosi di QUO VADO? Zalone sarebbe piaciuto a Prezzolini e Longanesi, per come ritrae e tratta gli italiani. Brecht diceva: “Sventurato il popolo che ha bisogno di eroi”. Ma lui era tedesco e non poteva capirci.
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