Regia di Gennaro Nunziante vedi scheda film
Commedia che si regge più sulla canzone tormentone del film che sui siparietti comici di Checco Zalone. Si, "La prima Repubblica", dove Zalone fa il verso a Adriano Celentano, è la bella boccata d'aria di un film sopravvalutato. Certo, il tema del posto fisso è interessante, come le location che diventano internazionali, viste le vicessitudini del protagonista, ma se si deve ridere sopratutto per le crisi isteriche di una donna che manda Checco persino al Polo Nord, pur di sbarazzarsene, allora non ci siamo (anche se quando prova a portarselo a letto...). Maurizio Micheli riesumato per nulla un pò spiace (è il padre di Checco Zalone e il marito di Ludovica Modugno, che nei film precedenti di Checco era la zia) , perché la sua verve comica non la si può ridurre a un personaggio quasi sempre passivo. Stupisce la soddisfazione per il cameo insipido di Lino Banfi (attore culto di Zalolne), nel ruolo del ministro. Ciò nonostante, il personaggio più interessante risulta essere la ragazza di cui s'innamora Checco al Polo Nord, con tre bambini avuti da tre precedenti relazioni, che è il contrario del protagonista e non aspira al posto fisso a tutti I costi. Medio, perché manca di vera cattiveria.
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