Regia di Gennaro Nunziante vedi scheda film
Anche se battera' tutti i record di incasso sul territorio nazionale, "Quo vado" è il primo passo falso del buon Checco Zalone. Personalmente non sono fra i suoi detrattori perché avevo apprezzato in misura discreta tutti e tre i suoi film precedenti, compreso "Sole a catinelle" che già aveva fatto storcere il naso a diversi critici, subito catalogati come snob. Quello che mi era piaciuto in quei film, pur entro certi limiti, era il fatto che avessero una trama che si poteva seguire senza difficoltà in cui il comico piazzava le sue gag, le sue canzoncine demenziali e la sua comicità stralunata; in "Quo vado" la trama è invece piuttosto pretestuosa con l'aggancio ormai risaputo al tema della crisi lavorativa, ma dopo una prima parte più vispa e ben organizzata il film precipita in una confusione narrativa da cui non si risolleva più fino alla fine, con l'eccezione di qualche gag tutto sommato simpatica. Il pubblico continua a scompisciarsi dalle risate, ma il livello delle battute è spesso modesto, il comico ripete allo sfinimento il suo repertorio di mossette e turpiloquio, gli altri attori sono lasciati in balia di una regia paratelevisiva. Che senso ha utilizzare Lino Banfi, di cui Zalone potrebbe essere una sorta di "erede", con un cameo del tutto insignificante, che non porta nulla al film ne' in termini comici ne' come omaggio cinefilo? Che senso ha chiamare un'attrice del talento di Sonia Bergamasco e farle interpretare una ridicola marionetta che la costringe a una recitazione a lei inadeguata? E la cornice narrativa con la tribù africana che vorrebbe mangiarsi vivo Checco, si risolleva forse da una barzelletta ormai piuttosto usurata? Vabbe' mi fermo qui con i "difetti" del film, visto che stavolta non sono riuscito ad apprezzare l'arte comica ed umoristica del signor Medici e del signor Nunziante, ma chiedo venia al pubblico che si scompiscia dalle risate, a me è sembrato un film ripetitivo e innocuo. Vorrei rivedere presto Checco tornare alla sua forma migliore, anche perché per me è un vero e proprio "gemello" (Luca Medici è nato il 3 giugno 1977, stesso giorno mese e anno del sottoscritto... perdonate la divagazione che non c'entra un emerito nulla, ma ogni tanto ho bisogno pure io di sparare qualche cazzata come il buon Checco).
Voto 5/10
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