Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film
Sono diversi episodi di una stessa vita, se vogliamo anche piuttosto slegati tra di loro (probabilmente è così nel libro da cui è tratto, ma se questo è qualcosa che siamo abituati ad incontrare in un libro, in un film cii porta a dire che sia piuttosto sconclusionato).
Non che manchino dei fili conduttori, dei temi ricorrenti: uno è il tifo per la squadra del Torino (a Torino vicino e attorno allo stadio si svolge la maggior parte degli "episodi"); ma l'altro, soprattutto, è la mamma. La mamma ed il suo rapporto speciale che si crea con suo figlio quando è piccolo; e viceversa il bisogno della mamma da parte dei piccoli. L'amore più probabile, quello che in genere la natura non fa mancare quasi a nessuno (se non a pochi davvero sfortunati); la linfa vitale che aiuta i bambini a crescere e le mamme ad essere felici. E quando perdi la mamma in tenera età, te lo porti dietro nell'animo per tutta la vita.
In più c'è da parte del protagonista la scoperta, dopo tanti anni, di come veramente è morta sua madre; ma questo piccolo giallo risolto - per come la vedo io e forse anche il regista - è solo uno dei tanti episodi marginali; non scalfisce la forza dell'amore materno che resta il tema principale ed il pilastro portante del film e della vita.
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