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Fai bei sogni

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Regia di Marco Bellocchio

Con Valerio Mastandrea, Bérénice Bejo, Guido Caprino, Barbara Ronchi, Nicolò Cabras, Dario Dal Pero, Emmanuelle Devos, Fausto Russo Alesi... Vedi cast completo

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Trama

Nel 1969 a Torino Massimo, un bambino di nove anni, perde la madre in circostanze misteriose. Qualche giorno dopo, il padre lo porta da un prete che gli spiega come la madre sia oramai in paradiso. Massimo, però, si rifiuta di accettare tale brutale scomparsa. Decenni dopo, nel 1990, Massimo è divenuto un giornalista realizzato ma il suo passato continua a perseguitarlo. Così, quando deve vendere l'appartamento dei genitori, le ferite della sua infanzia si trasformano in ossessione.

Approfondimento

FAI BEI SOGNI: DAL ROMANZO AUTOBIOGRAFICO DI MASSIMO GRAMELLINI

Diretto da Marco Bellocchio e sceneggiato dal regista con Valia Santella ed Edoardo Albinati, Fai bei sogni è basato sull'omonimo libro autobiografico di Massimo Gramellini e racconta la storia di Massimo, la cui infanzia è stata segnata dalla misteriosa morte della madre. Nell'apprestarsi a vendere l'appartamento dei genitori, Massimo è tormentato dal traumatico passato e la compassionevole dottoressa Elisa lo aiuta ad aprirsi e a confrontarsi con le ferite risalenti al 1969 quando di fronte alla perdita della madre ha dovuto accettare una brutale verità che lo ha segnato per sempre.

Con la direzione della fotografia di Daniele Ciprì, le scenografie di Marco Dentici, i costumi di Daria Calvelli e le musiche originali di Carlo Crivelli, Fai bei sogni viene così descritto dalle parole dello stesso Bellocchio in occasione della presentazione del film alla Quinzaine des Réalisateurs 2016: «Il film nasce dal romanzo di Marco Gramellini, uno dei più grandi successi editoriali italiani degli ultimi anni per merito delle situazioni e delle emozioni che descrive. Non ho voluto farne un film solo perché il romanzo era un best seller: sono semmai rimasto colpito dai temi del libro, dalle situazioni drammatiche e dal perdere una madre quando si è ancora un bambino. La sofferenza di Massimo, nove anni, è ancora più forte dato che l'amore che condivide con la madre è reciproco, assoluto ed esclusivo.

Il giovane Massimo si ribella contro una tragedia che ritiene ingiusta ma con il tempo prova a sopravvivere all'incomprensibile perdita. L'adattamento a ciò che gli è accaduto presenta però un conto salato: Massimo diventa cupo e ferito a causa della necessità di stare sempre in guardia per sopravvivere. Ciò compromette la sua capacità di amare, lo trasforma in un uomo freddo e rende vuoti i suoi anni di adolescenza e maturità. Circostanze complesse e relazioni casuali non lo aiutano poi a rompere l'armatura di indifferenza che si è costruito.

L'adulto Massimo, giornalista affermato, un giorno si "risveglia" e deve confrontarsi con le radici del suo dolore. Potremmo parlare di "guarigione" ma in maniera più prudente direi che ha inizio concretamente il suo cambiamento.

La storia mi ha colpito profondamente. Tratta temi che ho già sviluppato nei miei precedenti film: famiglia, maternità, paternità, una casa in vari periodi di tempo e i cambiamenti radicali che occorrono in Italia. I cambiamenti del Paese sono letteralmente osservati dalle finestre della sua abitazione.

Roma, Sarajevo e Torino, le tre città presenti in Fai bei sogni, sono viste e vissute da un giornalista affermato. Lavorando per un importante quotidiano nazionale, Massimo è un cronista della realtà, un testimone distaccato. Forse aspira a diventare qualcosa di più che un semplice e compassionevole partecipante agli eventi del mondo».

Note

Adattamento dell'omonimo romanzo di Massimo Gramellini.

Trailer

Commenti (15) vedi tutti

  • L'inizio è davvero lento e tarda a coinvolgere con confusivi flash back. Migliora dalla metà per farsi apprezzare nella sua dimensione umana molto toccante. Ho capito solo qui di chi si narrava la vita. Nel complesso davvero un bel film. Nel film si insinua il dubbio sulla 'vendita' della madre. Non può essere! 9

    commento di Brady
  • Il film, per quanto si sia ispirato al romanzo autobiografico di Gramellini, per fortuna non è una biografia che vada ad aggiungersi alle troppe circolanti in questo momento sugli schermi (si sarà capito che non amo i biopic!)!

    leggi la recensione completa di laulilla
  • Bellocchio traspone l'acclamato romanzo di Gramellini con l'intento di rappresentare il disagio psicologico del protagonista, che ha origine da un'infanzia irreversibilmente segnata dal lutto. L'operazione è riuscita solo nella prima parte. Nella seconda, invece, il film risulta poco ispirato e privo di vera profondità. Voto 5,5

    leggi la recensione completa di rickdeckard
  • Il libro di Gramellini mi è piaciuto molto ma il film non riesce a riportare altrettanto bene le emozioni e i sentimenti di un orfano. Soprattutto nella parte centrale del film c'è un po' di forzature per rendere un po' spettacolare quella che è soprattutto una storia intima.

    commento di Artemisia1593
  • Di difficile visione, come difficile è la tematica, ma molto bello questo film. Bellocchio forever.

    commento di slim spaccabecco
  • Diciamo che la penso come "Ezio" : Film troppo allungato e con troppe Memorie.voto.4.

    commento di chribio1
  • Ricordi...ricordi,una vera persecuzione per tutto il film,di una durata sproporzionata,bisogns essere in una serata in stato di grazia....o l'abbiocco e' li' dietro l'angolo...che palle !!

    commento di ezio
  • Io l'ho trovato semplicemente inguardabile.

    commento di Valek
  • Basandosi su un romanzo di Gramellini, Bellocchio dirige un film che in alcuni casi risulta un po’ troppo sentimentale e didascalico, ma che - nel complesso - dipinge bene il vuoto affettivo di un individuo orfano di madre ancora bambino. Voto 6,5/10.

    commento di alexio350
  • Flop clamoroso. Ne' Mastandrea ne' Gifuni possono risollevare questo polpettone mélo che pare una brutta fiction. Mi sono risparmiata il libro per fortuna! Almeno nelle tragicommedie di Virzi' ogni tanto si ride...qui una palla indigesta.

    commento di almodovariana
  • Bellocchio incontra Gramellini e il film convince.

    leggi la recensione completa di Laurona
  • Il libro di Gramellini è un pretesto per mettere in scena una lunga seduta psicoanalitica firmata Bellocchio (ricca di riferimenti al suo cinema). Alcune performance salvano dalla pesantezza originaria del racconto.

    leggi la recensione completa di hallorann
  • La ricerca della verità che dura almeno la metà di un'esistenza; un inganno che cela una verità tragica che nessuno è stato in grado di rivelare per tempo alla persona che più di ogni altra ha sofferto la scomparsa di un personaggio centrale. Da Gramellini un film che emoziona solo a tratti, troppo proteso a perdersi in sipari e storie fuorvianti.

    leggi la recensione completa di alan smithee
  • Traendo liberamente lo spunto dal romanzo autobiografico di gran successo di Gramellini, è una storia trafitta da un dolore lancinante prima del bambino e poi dell’adulto Massimo, un dolore così sanguinoso e impresso nell’anima e nella mente che il protagonista della storia non riesce assolutamente a mettere da parte, nonostante gli sforzi.

    leggi la recensione completa di michemar
  • Terminata la carriera con "Buongiorno, notte", Bellocchio continua ad iterare gli stessi temi portanti della sua filmografia giovanile: il conflitto familiare, la maternità e paternità negate, le ombre politiche che funestano i rapporti privati. Ma siamo in un altro secolo: tutto ha solo il sapore del deja vù e....la Cina è proprio lontana!

    commento di maurri 63
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Recensioni

La recensione più votata è positiva

ethan di ethan
7 stelle

Sul finire degli anni '60 a Torino, Massimo (Nicolò Cabras da bambino, Dario Dal Pero da adolescente e infine Valerio Mastandrea da adulto) gioca in maniera spensierata e guarda i programmi in TV (in particolare 'Belfagor') con la madre (Barbara Ronchi) ma, una sera la giovane donna, dopo avergli detto "Fai bei sogni", muore in circostanze misteriose. Al bambino non viene detta la… leggi tutto

12 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

alan smithee di alan smithee
5 stelle

FESTIVAL DI CANNES 2016 - QUINZAINE DES REALISATEURS "Fai bei sogni" è l'augurio più tenero e dolce che una madre possa fare al suo bambino, ma è anche il ricordo più intimo che questo riserva nei confronti del personaggio cardine della sua vita, scomparso improvvisamente e davvero prematuramente dalla scena della sua vita di fanciullo. Massimo infatti ha solo… leggi tutto

6 recensioni sufficienti

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La recensione più votata delle negative

barabbovich di barabbovich
3 stelle

Ancora bambino, Massimo (Cabras) perde l'amatissima madre, donna dall'umore instabile e imprevedibile. Da adulto, al momento della vendita della casa avita, Massimo (Mastandrea) cerca di capire qualcosa di più sulla vicenda della morte della donna, rispetto alla quale esistono molti punti oscuri. Bellocchio dirige su commissione un film stanco, piatto, sciatto, incapace di prendere il… leggi tutto

2 recensioni negative

2024
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Gangs 87 di Gangs 87
4 stelle

All’età di nove anni, Massimo perde la madre. Massimo prova a realizzare i suoi sogni e a condurre una vita normale. Diventa un giornalista apprezzato e si lega ad una donna che ama profondamente ma il fantasma di sua madre e la sua morte, in parte misteriosa, lo tormentano. Decenni dopo, quando deve vendere l'appartamento dei genitori, le ferite della sua infanzia tornano a…

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Trasmesso il 22 maggio 2022 su Rai Movie
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germarco di germarco
6 stelle

Sono diversi episodi di una stessa vita, se vogliamo anche piuttosto slegati tra di loro (probabilmente è così nel libro da cui è tratto, ma se questo è qualcosa che siamo abituati ad incontrare in un libro, in un film cii porta a dire che sia piuttosto sconclusionato). Non che manchino dei fili conduttori, dei temi ricorrenti: uno è il tifo per la squadra…

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Trasmesso il 28 novembre 2020 su Rai Storia
Trasmesso il 23 novembre 2020 su Rai Storia
Trasmesso il 21 novembre 2020 su Rai Storia

Gennaio+Febbraio+Marzo 2020

LorismaL di LorismaL

Ciao a tutti! Come al solito inserisco la playlist delle mie visioni. Questa volta i titoli sono veramente tanti e per tutti i gusti...   Oltre ai Film, elenco anche le Serie TV concluse: The New Pope;…

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rickdeckard di rickdeckard
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Tratto dall’acclamato romanzo autobiografico Caso letterario scritto dal giornalista Massimo Gramellini, che Marco Bellocchio adatta con lo scopo di rielaborare alcune delle tematiche a lui più care, come il disagio psicologico, con tanto di allucinazioni e momenti onirici, che deriva dall’elaborazione del lutto. Da questo punto di vista, il film funziona solamente…

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Recensione
Nel mese di maggio questo film ha ricevuto 6 voti
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Nel mese di febbraio questo film ha ricevuto 3 voti
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jonas di jonas
7 stelle

Massimo ha perso la madre quando aveva nove anni: tutta la sua vita un po’ sbandata è stata la storia della mancata elaborazione di un lutto accanto a un padre chiuso e ombroso (“Parliamo d’altro?” “È tutta la vita che parliamo d’altro”) che con il figlio condivide solo la fede calcistica per il Torino; qualcosa è rimasto sempre in…

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2018
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Nel mese di aprile questo film ha ricevuto 4 voti
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Nel mese di marzo questo film ha ricevuto 11 voti
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Recensione

galaverna di galaverna
6 stelle

Bellocchio si cimenta con un'impresa abbastanza ostica: fare un film su una storia vera (quella del giornalista Massimo Gramellini) cercando di prenderne il più possibile le distanze. Ne risulta un film sospeso a metà, come se si fosse voluto incanalare il tutto in qualcosa di diverso dalla biografia ma senza in realtà riuscirci pienamente. Grazie anche ad un Mastrandrea…

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Nel mese di dicembre questo film ha ricevuto 3 voti
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