Espandi menu
cerca
Gli ultimi saranno ultimi

Regia di Massimiliano Bruno vedi scheda film

Recensioni

L'autore

axe

axe

Iscritto dal 23 marzo 2010 Vai al suo profilo
  • Seguaci 27
  • Post -
  • Recensioni 1461
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Gli ultimi saranno ultimi

di axe
7 stelle

Questo film racconta la storia di una giovane famiglia come tante altre, in particolare puntando i riflettori su una moglie e futura madre, la quale, a cause della propria gravidanza, perde una dietro l'altra le proprie certezze. Anche se in alcuni momenti del film, i toni sono quelli della commedia, le concitate scene iniziali eliminano in partenza ogni dubbio sulla natura del film e l'evoluzione della storia, lasciando comunque spazio ad un finale lieto. La protagonista, lavoratrice precaria non piu' giovanissima, rimane incinta e, in conseguenza di cio' rimane disoccupata; il marito non le e' di alcun aiuto in quanto gia' disoccupato ed incapace di assumersi le proprie responsabilita'. Men che meno ottiene aiuto dalle istituzioni o dal mondo dei "primi", usi a sfruttare, seppur con garbo e gentilezza, fino all'osso le loro "controparti", gli "ultimi" del film, che il regista sa descrivere con molto realistico. Gli "ultimi" sono quei tanti che, in un'Italia ormai in stato di crisi endemica, sopravvivono senza speranza di migliorare la propria condizione, ed anzi cercano di preservarla, per non sprofondare. Giovani avvezzi alla precarieta', costretti dall'evoluzione sociale a temere, e non a desiderare una gravidanza, quasi avere un figlio fosse una colpa, abituati a vivere ed essere soddisfatti delle piccolissime cose buone che possono capitare in una giornata: due chiacchiere con gli amici, un piccolo buon affare, una pasto comprato "d'occasione" sul web. Il vivere giorno per giorno, forti di alcune piccole grandi certezze, come il malpagato e precario posto di lavoro della protagonista. Venuto a mancare quello, iniziano le inquietitudini per il futuro proprio e della prole, le rinunzie, le umiliazioni, i dissidi coniugali. La protagonista finisce in una spirale di disperazione da cui tenta di uscire in maniera plateale, scontrandosi con un altro "ultimo". Un poliziotto trasferito dal Nord Italia, malvisto dai colleghi; persona buona, ma evidentemente non capace di fare d'instinto la cosa giusta. Molto brava Paola Cortellesi nel ruolo della protagonista; ha carattere ed esprime voglia di lottare e non arrendersi mai pur di preservare quel poco che è riuscita ad ottenere. Il regista le dà la voce di tante e tante persone travolte da una precarietà che dalla sfera lavorativa si è estesa ad ogni aspetto della vita, e le fa urlare rivendicazioni, che tanto sono giuste quanto rimangono inascoltate.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati